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Allattamento al seno, un gesto d’amore

Allattare al seno è, prima di tutto, un gesto d’amore. È il modo più naturale per continuare quel rapporto speciale e unico che si è creato tra te e tuo figlio, durante la gravidanza.
È un momento ricco di emozioni, che crea un legame intenso aiutando te e il tuo piccolo a conoscervi e a crescere. L’allattamento al seno è uno straordinario investimento nella salute del proprio piccolo. Grazie alle sue proprietà, infatti, il latte materno è in grado di favorire un corretto sviluppo del bambino e proteggerlo da molte malattie

Il latte materno è sempre pronto per l’uso, alla giusta temperatura, igienicamente adeguato ed economico!

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L’opuscolo di approfondimento del Ministero della Salute (Clicca per visualizzare)

 

Perché allattare al seno

L’allattamento al seno rappresenta il miglior metodo alimentare per garantire una sana crescita e sviluppo dei neonati grazie alla sua influenza biologica ed emotiva, unica sulla salute sia delle madri che dei bambini.

Il latte materno contiene tutte le sostanze necessarie per la crescita nei primi 6 mesi di vita: durante questo periodo non serve altro, neanche l’acqua!

 

 

Cosa è il colostro

La secrezione della mammella inizia normalmente dopo il parto. Il latte dei primi 5 giorni viene chiamato colostro.
Il colostro presenta caratteristiche diverse dal latte maturo: è infatti un concentrato di fattori protettivi (anticorpi) e risponde pienamente alle esigenze nutritive del neonato. Solitamente, dopo i primi giorni, il seno si ingrossa e può diventare teso: è in arrivo la montata lattea, un momento in cui aumenta la produzione del latte e cambiano le sue caratteristiche.

 

Perché è meglio per il bambino

L’allattamento materno è particolarmente adatto per soddisfare i bisogni alimentari ed emotivi del bambino. Il latte materno è l’alimento ideale e inimitabile per la sua facile tollerabilità e digeribilità. Permette la normale crescita corporea del bambino. L’allattamento materno favorisce il legame madre-bambino, soddisfacendo e rafforzando il bisogno reciproco di stare insieme.

 

Perché è meglio per la mamma

Allattare subito dopo il parto favorisce il ritorno dell’utero alle sue dimensioni prima della gravidanza e previene le emorragie. Le madri che allattano al seno hanno un minor rischio di sviluppare il tumore alla mammella e all’utero prima della menopausa e di soffrire di osteoporosi in età avanzata. L’allattamento facilita la perdita dei chili in più presi durante la gravidanza.

 

L’allattamento al seno riduce il rischio di patologie

Il latte materno contiene anticorpi e altri fattori protettivi che aiutano il bambino a combattere le infezioni. Protegge da allergie e può prevenire il diabete giovanile nei bambini geneticamente predisposti. L’allattamento al seno è, inoltre, associato a una riduzione del rischio di sovrappeso e obesità in età adulta.

 

Il latte materno è facile da usare

Si, infatti non richiede preparazione e sterilizzazione ed è ben digeribile. E’ sempre pronto, alla giusta temperatura e inoltre… non costa niente!

 

Per quanto tempo

Non ci sono regole sulla durata della poppata: la maggior parte dei bambini riesce a regolare da sé la quantità di latte da ingerire. Poiché l’ultima parte del latte è quella più nutriente, è importante che il bambino non venga staccato durante la poppata, lo farà spontaneamente quando è sazio. Fino a 6 mesi compiuti il latte materno è l’alimento sufficiente a soddisfare tutte le necessità nutrizionali del bambino; successivamente è necessario integrarlo con i primi cibi solidi.  L’allattamento può proseguire anche oltre l’anno di vita, fino a che la mamma e il bambino lo desiderano.

 

Quando il latte non è disponibile

In alcune particolari situazioni cliniche, il latte della mamma non è disponibile o non può essere somministrato. In questi casi si può ricorrere alle Banche del Latte Umano Donato (BLUD). Le BLUD svolgono la raccolta, il controllo, la selezione, il trattamento e la conservazione del latte umano donato, che rappresenta l’alternativa più valida al latte della mamma.

 

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Fonte: Ministero della Salute