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La meningite fa sempre più paura. Vaccini (a pagamento) triplicati a Bologna. Gratuiti dal 2017

Mentre in Italia dilaga il rifiuto di non vaccinare i propri figli contro le malattie per le quali è obbligatoria la profilassi, sotto le Due Torri sono triplicate le vaccinazioni contro il meningococco di tipo B. Tremila dosi rispetto a quasi un migliaio nel 2015. Un vero e proprio boom che ha costretto l’Ausl a programmare delle sedute straordinarie per rispondere alle numerosi richieste provenienti da tutto il territorio bolognese.

Un effetto non atteso visto, tra l’altro, il costo della vaccinazione: 90 euro a dose (diverse le dosi previste) «Ci siamo trovati a far fronte a una richiesta sorprendente — spiega la dottoressa Rita Ricci, responsabile della Pediatria territoriale della Ausl in un articolo pubblicato oggi su Corriere di Bologna — che non ci aspettavamo, ma questa è una cosa positiva».osserva

Dal 2017, comunque, tutti i nuovi nati in regione avranno diritto alla vaccinazione gratuita, visto che il vaccino contro la meningite di tipo B è stato inserito nei nuovi livelli essenziali di assistenza approvati dal Ministero della Salute, ma non è escluso che presto il vaccino diventi gratuito anche per i più grandi

Un tema, quello della vaccinazione, assai controverso, a tal punto che da una parte la regione Emilia Romagna ha dovuto renderli obbligatori per l’iscrizione al nido (approfondimento), dall’altro invece c’è la corsa alla vaccinazione per la meningite, complici i tanti casi registrati in diverse provincie italiane. Nel 2003 infatti si registrarono in Italia solo 5 infezioni di questo tipo, nel 2012 se ne sono verificate 132 e ogni anno in Emilia-Romagna sono almeno una dozzina le persone che la contraggono. È un batterio particolarmente aggressivo, che in un caso su dieci porta alla morte, nonostante le cure adeguate. Tra chi sopravvive, invece, 1 persona su 5 rischia di riportare gravi disabilità permanenti.

Fonte: Corriere di Bologna