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Screening della cervice uterina, cambia il test, cambiano i tempi in Regione

A partire da quest’anno, per quanto riguarda lo screening della cervice uterina, la Regione Emilia-Romagna ha avviato il passaggio graduale dal PAP-test all’HPV-test, in coerenza con le più recenti e consolidate conoscenze su questo specifico tumore.

La popolazione complessivamente interessata allo screening è costituita da tutte le donne di età compresa tra i 25 ed i 64 anni.

A partire da quest’anno l’HPV-test sarà offerto alle donne tra i 50 ed i 64 anni.
Dal 2017, l’HPV-test verrà utilizzato per tutte le donne dai 40 ai 64 anni
Dal 2018, l’HPV-test verrà utilizzato per tutte le donne al di sopra dei 30 anni.
Per la fascia di età tra i 25 e i 29 anni il pap test rimane l’esame più indicato con periodicità ogni 3 anni.

Con il passaggio al nuovo test cambia anche la periodicità: se il PAP-test andava ripetuto ogni tre anni, l’HPV-test, richiederà la ripetizione ogni cinque anni.

 
Screening del tumore del collo dell’utero

Il tumore del collo dell’utero rappresenta un importante problema di salute, in quanto è il secondo tumore maligno della donna a livello mondiale.

Nelle nazioni che hanno avviato programmi di screening organizzati basati sull’offerta del Pap-test, si è assistito nelle ultime decadi a una importante diminuzione del numero di nuovi casi di questa neoplasia e contemporaneamente è aumentata di molto la probabilità di guarigione.

Il tumore del collo dell’utero è totalmente riconducibile all’infezione persistente da virus del papilloma umano (HPV). Tra i genotipi di questo virus che infettano il collo dell’utero, solo alcuni, chiamati HPV ad alto rischio, sono in grado di provocare lesioni che possono col tempo progredire verso forme tumorali. Altri genotipi sono associati a lesioni benigne come i condilomi ano genitali.

Esiste un vaccino contro i tipi di virus responsabili di circa il 70% dei tumori del collo dell’utero.

 

Novità importante nello screening della cervice

A partire dai primi mesi del 2016 si introduce il test HPV come test principale in sostituzione del Pap-test per la fascia di età dai 30 ai 64 anni. Recenti studi hanno infatti dimostrato che in tale fascia di età, il test HPV è maggiormente efficace nell’identificare precocemente le lesioni a rischio per il tumore del collo dell’utero.

Il test HPV è un esame del tutto simile al Pap-test; il materiale prelevato viene esaminato per rilevare la presenza di virus HPV. Nella fascia di età tra i 25 e i 29 anni invece il Pap-test rimane il test più efficace.

Il passaggio dal Pap-test al test HPV nella AUSL di Bologna sarà graduale. In tre anni, iniziando con la fascia 50-64 anni,sempre più donne saranno invitate ad eseguire il test HPV, fino ad arrivare ad offrire il test HPV a tutte le donne sopra i 30 anni. La gradualità del passaggio è necessaria per esigenze organizzative di efficienza.

 

Modalità di coinvolgimento della popolazione nella AUSL di Bologna

Tutte le donne di età compresa fra i 25 e i 64 anni residenti e domiciliate nel territorio della AUSL di Bologna, sono invitate a partecipare allo screening con lettera a casa che indica le modalità di accesso, le sedi e gli orari. Il Pap-test e l’HPV test sono eseguiti da un’ostetrica nelle sedi dei Consultori familiari.

L’invito ha cadenza triennale per il Pap-test e quinquennale per l’HPV test.

La partecipazione allo screening è completamente gratuita e non occorre l’impegnativa del medico curante.

 

Consegna del referto/esito del test 

Se il test di screening risulta normale verrà inviata una lettera a casa col risultato.

Se il test rivela delle alterazioni, la signora sarà chiamata telefonicamente da personale competente per eseguire ulteriori accertamenti concordando il relativo appuntamento. Questi approfondimenti sono gratuiti e non occorre l’impegnativa del medico curante. Ciò consente di seguire costantemente la salute della donna che aderisce al programma di Screening grazie al coinvolgimento di un team di professionisti di diversi Servizi (Centro Screening, Consultori Familiari, Anatomia Patologica, Ginecologia).

Anche i medici di famiglia collaborano al programma di screening; a loro occorre fare riferimento per riferire eventuali disturbi insorti nell’intervallo tra due chiamate di screening.

Per ulteriori informazioni o chiarimenti rivolgersi al Centro Screening:

Numero verde: 800 314 858 – dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 15.00

Indirizzo di posta elettronica: centro.screening@ausl.bo.it