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“Stanza dell’isola che non c’e'”. La cardiopatia vista da una 17enne

Si intitola “Stanza dell’isola che non c’e'” il libro presentato ieri mattina dalla 17enne jesina Eva Simonetti del liceo scientifico “Da Vinci”. Nel volume la giovane, che soffre di cardiopatia e per due volte e’ stata ricoverata e sottoposta a intervento chirurgico all’ospedale Torrette di Ancona, parla della sua vita, dei rapporti con la famiglia e con gli amici attraverso la sua esperienza nel reparto di Cardiologia e Cardiochirurgia congenita e pediatrica dell’ospedale dorico.

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“Per me la cardiopatia non e’ mai stata una vergogna o un qualcosa che mi portasse a credere nell’ingiustizia della vita- premette la 17enne- E’ qualcosa che mi rende me stessa, esattamente me stessa. Questa storia e’ la mia e senza questa storia io non sarei cio’ che sono ora. Nel libro parlo di un luogo dove ci si occupa della salute fisica e del benessere mentale in un ambiente rassicurante in cui si respira familiarita’”.

Il reparto di Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica del Torrette vanta numeri di eccellenza: 250 casi trattati all’anno. “L’obiettivo- spiega il direttore generale dell”azienda Ospedali riuniti di Ancona Michele Caporossi accompagnato dal primario del reparto Marco Pozzi- e’ di raggiungere nel 2017 un livello annuale di 1.500 trattamenti tra adulti e bambini. Un traguardo possibile per l’elevatissima preparazione e l’alta specializzazione del reparto”. Il volume e’ edito dall’Associazione “Un battito di ali” che dal 2013 e” impegnata a sostenere i bambini cardiopatici e ”attivita” svolta dal reparto di Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica del Torrette.

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Le donazioni corrisposte per il libro andranno a sostenere l’associazione e le sue mission benefiche in favore del reparto. “Si tratta di un messaggio positivo da raccontare per riflettere su cio’ che si intende per servizio sanitario da offrire al cittadino- spiega il governatore Luca Ceriscioli- Questo reparto si distingue per l’altissima professionalita’ coniugata all’umanita’ nell’accogliere la persona e il suo bisogno di cure. Umanizzazione che ” valore aggiunto e lo rende un modello”. (Luf/ Dire)