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118 Bologna. Venturi attacca: “Ordine dei medici sparge falsi allarmi”

Sergio Venturi, Assessore Politiche per la Salute Regione ER
Sergio Venturi, Assessore regionale alla Salute

L’Ordine dei medici di Bologna non ha voce in capitolo sulla programmazione dei servizi sanitari, che “e’ compito della Regione” e “non e’ un tema deontologico”. L’assessore regionale alla Salute, Sergio Venturi, replica a muso duro all’attacco dell’Ordine che oggi e’ tornato alla carica sulla riforma del 118, sostenendo che il numero di ambulanze in Emilia-Romagna e’ insufficiente.

Un’affermazione “priva di fondamento- respinge al mittente Venturi- con il solo obiettivo di generare falsi allarmi tra i cittadini, voglio rassicurare tutti che la Regione si e’ mossa e si muovera’ non solo nel pieno rispetto delle norme di legge, ma anche della qualita’ del servizio sanitario, che e’ la nostra prima preoccupazione”. La normativa di riferimento, il decreto ministeriale 70 del 2015, definisce il fabbisogno di mezzi di soccorso avanzati in uno ogni 60.000 abitanti. Mezzi che possono avere a bordo o solo infermieri, o solo medici o medici e infermieri insieme. L’Emilia-Romagna, precisa la Regione, “ha una dotazione di mezzi avanzati pari a uno ogni 33.000 abitanti”. A Bologna sono uno ogni 35.000 abitanti. Per quanto riguarda i mezzi con medico a bordo, l’Emilia-Romagna ha “una dotazione superiore a quella della maggior parte delle regioni del Nord”, anzi: il numero e’ pari ai mezzi presenti in Lombardia, “a fronte di una popolazione pari a meno della meta’”.

Ma non e’ tutto. “A riprova del fatto che il nostro sistema di soccorso con ambulanze non e’ secondo a nessuno- aggiunge Venturi- abbiamo ridotto del 40% la mortalita’ per infarto miocardico negli ultimi dieci anni. E questo anche grazie agli Ecg fatti in ambulanza dall’infermiere e refertati in remoto dal cardiologo, in modo che il paziente sia inviato subito al trattamento piu’ adeguato”.

Di fronte a questi dati, dunque, e “al di la’ di ogni altra considerazione- critica l’assessore- davvero ritengo che un tema di questa delicatezza, che puo’ suscitare timori e puo’ minare la fiducia delle persone nel servizio di emergenza sanitaria, non possa essere strumentalizzato per finalita’ che nulla hanno a che fare con la qualita’ del Servizio sanitario regionale”.

Oltretutto, manda a dire Venturi, “la programmazione dei servizi sanitari non e’ compito dell’Ordine dei medici ma della Regione, che lo fa tenendo conto delle norme e di tutti i fattori utili a rendere migliore il servizio ai cittadini. E la Regione svolge questo compito confrontandosi con tutti coloro che hanno, in questo senso, un ruolo e una funzione. Non mi pare che sia un tema di ordine deontologico e non mi pare che quindi l’Ordine, su questo tema, abbia una competenza diretta”.

(San/ Dire) 19:49 20-03-17 NNNN
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