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Giustozzi (Agid): “La sanità impreparata su minaccia cyber”

ROMA – “La situazione adesso in Italia non è in linea con quella di altri Paesi. Uno studio di tre anni fa dell’università di Roma La Sapienza ha dimostrato che la sanità è, tra le pubbliche amministrazioni, quella con la maggiore arretratezza o impreparazione per quanto riguarda la prevenzione delle minacce cyber”. Così spiega all’agenzia di stampa DIRE Corrado Giustozzi, dell’Agenzia per l’Italia digitale a margine della tavola rotonda ‘Le nuove frontiere dell’eHealth e le sfide per la privacy’ che si è tenuta nell’ambito del ‘Dig.Eat 2017’, il tradizionale appuntamento sulla digitalizzazione in Italia promosso da Anorc, Anorc Professioni e Aifag.

Secondo Giustozzi tale arretratezza è dovuta a motivi “strutturali” di ordine “storico e culturale. La sanità non si è mai considerata, giustamente, un obiettivo sensibile- prosegue- Recentemente purtroppo le cose sono cambiate. Il mondo della sanità è oggetto di attacchi anche da parte della criminalità organizzata, ma non solo”.

Per questo, secondo l’esperto, “bisogna fare di più”. Ma per fare di più “serve un’azione coordinata, non si può partire dal basso. Servono linee guida, principi da rispettare, serve soprattutto una coscienza, anche sociale, dell’importanza delle infrastrutture sanitarie e della delicatezza del loro ruolo”. Quindi “investimenti”, ma soprattutto “formazione, cultura, rispetto di norme specifiche”, o meglio di quelle “misure di sicurezza generali, anche quelle per la pubblica amministrazione, che sono state emanate dall’Agenzia per l’Italia digitale”, che rappresentano, secondo Giustozzi, “un punto di partenza”.

Un modello che va ripensato nel suo complesso e collettivamente “perché- conclude- nessuno più in questo mondo complicato si può ritenere immune dai rischi, in particolare la sanità, dalla quale dipende non soltanto il business di un’azienda ma anche la salute dei cittadini”.

DI ROMA: GESTIONE SICURA INFORMAZIONI E’ NOSTRA MISSION

“La nostra presenza è legata a una gestione sicura ed efficiente dei dati e delle informazioni. Secondo noi necessaria nel momento in cui si va ad introdurre una tecnologia digitale in tutti i settori, e in modo particolare in quelli in cui l’attenzione alla sicurezza dei dati è più sensibile”, spiega  all’agenzia di stampa DIRE Luca Di Roma, WebRainbow offering manager Hitachi System CBT S.p.a, al termine della decima edizione del ‘Dig.Eat’.

“È importante coniugare la semplicità d’uso- ha continuato- la sicurezza delle informazioni e la fedeltà a quello che gli utilizzatori si aspettano. Abbiamo voluto presentare un caso concreto di un grande ospedale del nord Italia che voleva iniziare a rispondere alle richieste dei pazienti gestendo tutto l’iter della pratica in modalità digitale. Senza limitarsi alla produzione di un risultato elettronico di questa istruttoria, ma misurando anche il tempo e l’efficienza con cui questa pratica veniva portata a termine. Questo- ha concluso Di Roma- ci ha permesso di raccogliere delle informazioni che hanno migliorato il servizio alla clientela, ridotto i costi, ma soprattutto hanno portato una efficienza interna perché hanno permesso di individuare tutte quelle aree critiche semplicemente analizzando i report e i dati via via raccolti”.