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L’assistenza a casa per anziani e famiglie. Grazie al “case manager”

nurse-600x400MILANO – Il loro compito è ascoltare, consigliare, spiegare, far dialogare: sono i case manager dell’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone. Una nuova figura professionale nel mondo del sociale, che si fa carico dei bisogni delle persone anziane e dei loro familiari.

Rispondono al numero verde 800752752 e il servizio è stato chiamato, non per niente, Virgilio. “Come avviene nella Divina Commedia, in cui Virgilio accompagna Dante, i nostri operatori accompagnano in un momento di difficoltà della loro vita”, spiega Carla Dotti, direttore sanitario della Sacra Famiglia. Iniziato in via sperimentale nel 2014, con Virgilio vengono attualmente seguite circa 180 famiglie al mese, grazie al lavoro di quattro case manager.

“I problemi oggi non sono più legati solo al paziente ma alla famiglia -aggiunge Michele Restelli, direttore dei Servizi anziani e disabili della Sacra Famiglia-. Quindi il case manager cerca risposte alle esigenze di tutta la famiglia. Non dà quindi solo informazioni, ma orienta le persone ai servizi più adatti, mette in contatto e fa dialogare i servizi tra loro in modo tale che collaborino”.
In occasione della Giornata mondiale del malato, che viene celebrata l’11 febbraio, la Fondazione Sacra Famiglia sottolinea l’importante di sviluppare servizi che permettano alle persone di essere curate e seguite a casa. Oltre a Virgilio, l’istituto cesanese ha avviato anche l’esperienza della Residenza sanitaria assistenziale (Rsa) Aperta: il progetto, varato da Regione Lombardia, prevede la somministrazione di prestazioni sanitarie direttamente a domicilio attraverso un sistema di voucher. Nel 2015 la Sacra Famiglia ha assistito nella loro abitazione 99 anziani. “Sia la Rsa aperta che Virgilio tendono a rallentare il percorso del decadimento dell’anziano -aggiunge Carla Dotti-. E questo porta a notevoli risparmi sia per le loro famiglie che per l’amministrazione pubblica. Il ricovero infatti genera costi maggiori, che sono pari a due volte e mezzo quelli sostenuti per l’assistenza domiciliare. In Italia il concetto di casa è sacro e occorre partire da questa consapevolezza e comprendere il valore e l’importanza delle cure in un ambiente, quello domestico, che talvolta può renderle più efficaci e alleviare le sofferenze”. (dp)
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