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Legge 104, servirà preavviso? Novità per i dipendenti pubblici

Il ministro Madia
Il ministro Madia

La ministra Madia ha consegnato all’Aran l’Atto di indirizzo sui rinnovi contrattuali, che prevede, tra l’altro, il “preavviso per alcune fattispecie di assenze”: nel mirino i beneficiari della legge 104, che dovranno comunicarle con anticipo.

(RED.SOC.) ROMA – Sono cinque righe che potrebbero cambiare la vita a tanti lavoratori (pubblici) disabili o caregiver: “L’Aran negoziera’ una integrazione della disciplina contrattuale in materia di permessi di cui alla legge n. 104 del 1992 e di quelli per donazione di sangue, prevedendo un congruo preavviso nelle relative richieste, anche mediante, ove possibile, una programmazione mensile. Cio’ al fine di contemperare il legittimo diritto riconosciuto ai dipendenti con le esigenze di funzionalita’ degli uffici e di organizzazione delle relative attivita’”.

E’ quanto si legge nel punto 2.10 dell’Atto di indirizzo sui rinnovi contrattuali, che il ministero della Pubblica Amministrazione ha inviato nei giorni scorsi all’Aran, l’agenzia che rappresenta le pubbliche amministrazioni italiane nella contrattazione collettiva nazionale.

Si delinea cosi’, in queste poche righe, lo scenario di un importante cambiamento per i dipendenti pubblici che oggi usufruiscono della legge 104, in quanto disabili loro stessi o in quanto “caregiver” chiamati ad assistere un familiare con disabilita’.

Se le novita’ entreranno in vigore, infatti, le assenze dovranno essere programmate e comunicate con anticipo al datore di lavoro. Altre novita’ in materia di “conciliazione” tra esigenze di salute e funzionalita’ aziendale riguardano le assenze per visite, cure mediche, esami, terapie salvavita. Misure ancora solo in bozza, che pero’ gia’ generano nervosismo e malumore in rete, sopratutto tra chi usufruisce dei benefici di questa legge per assistere un figlio con disabilita’: “io non posso mica programmare quando avro’ bisogno della 104. Andassero a cercare chi abusa della legge, piuttosto che penalizzare noi genitori che ne abbiamo veramente bisogno!”, commenta una mamma. Ora di attendono le reazioni delle associazioni e le conferme delle istituzioni. (cl) (www.redattoresociale.it) 13:54 09-06-17 NNNN