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Oggi e’ la ‘Giornata mondiale per l’igiene delle mani’. Le 10 regole d’oro

Oggi e’ la ‘Giornata mondiale per l’igiene delle mani’, ricorrenza annuale promossa dal 2009 dall’Organizzazione mondiale per la Sanita’ (Oms) per migliorare l’igiene quotidiana a livello globale. Per l’occasione Sofidel, gruppo cartario con sede a Porcari (Lucca), leader nella produzione di carta per uso igienico e domestico, promuove il decalogo ’24 ore con le tue mani’. Dieci regole (piu’ una) curiose e a volte sorprendenti, per riflettere su quanto importante sia l’igiene nei vari momenti della nostra giornata e nei vari luoghi che attraversiamo durante le 24 ore.

Dirty palm with cartoon germsIl decalogo e’ stato realizzato con la consulenza scientifica del professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Universita’ degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’IRCCS Galeazzi di Milano. ‘Le nostre mani sono un ricettacolo di germi- dice Pregliasco- Una percentuale di questi e’ rappresentata da microrganismi non patogeni, che risiedono normalmente sulla cute senza creare danni. A questi, pero’, possono aggiungersi virus e batteri che circolano nell’aria o con cui veniamo in contatto toccando le piu’ diverse superfici. Come possiamo difenderci? Innanzitutto lavando bene le mani, poi prestando attenzione particolare ad alcuni oggetti, o luoghi, con cui veniamo in contatto durante la nostra giornata’. Le mani sono infatti il nostro mezzo principale di contatto con il mondo e sono quindi quelle piu’ esposte a germi di ogni genere. Alcuni sono innocui (ad esempio, la maggior parte di quelli che ‘incontriamo’ sui mezzi pubblici), altri potenzialmente pericolosi (come quelli che portiamo in casa con scarpe e borse); alcuni li troviamo esattamente dove ce li aspettiamo (maniglie e rubinetti dei bagni pubblici), altri dove non penseremmo mai di trovarli (le nostre lenzuola). Per eliminare il 99% dei batteri, intanto, la principale regola e’ questa: lavarsi le mani con acqua calda e sapone, per 40/60 secondi, strofinando bene e dappertutto, asciugando poi con un asciugamano di carta monouso (piu’ igienico anche del nostro asciugamano di casa).

Ecco il decalogo ’24 ore con le tue mani’:

1) SPEGNERE LA SVEGLIA E ALZARSI DI SCATTO O POLTRIRE ANCORA 5 MINUTI? BASTA NON STROPICCIARSI GLI OCCHI.

La sveglia suona, puntuale come ogni mattina. Dopo averla spenta, c’e’ chi si alza di scatto pronto ad affrontare la nuova giornata o chi invece ama poltrire ancora quei 5 minuti sotto le coperte. Ma tutti noi ci stropicciamo gli occhi, appannati dalla notte di sonno. Secondo uno studio della Washington University School of Medicine in un campione di lenzuola esaminate ben il 18% e’ risultato contaminato da ceppi di staffilocco aureus, un batterio che puo’ provocare diverse patologie, per cui vi e’ un elevato rischio che le nostre mani al risveglio abbiano una carica batterica alta. La cosa migliore quindi e’ evitare di stropicciarsi gli occhi e passare direttamente a lavare il viso.

2) LA DOCCIA: PERFETTA PER RISVEGLIARSI E A PROVA DI GERMI.

La doccia e’ sicuramente piu’ pratica e veloce del bagno, ed e’ una tonificante abitudine quotidiana. Oltre a essere ‘amica dell’ambiente’ perche’ risparmia acqua (una normale vasca da bagno contiene circa 160 litri d’acqua, mentre con una doccia di 5 minuti se ne consumano tra i 75 e i 90 ), e’ anche amica della nostra salute. L’acqua della vasca, secondo una ricerca del Dipartimento di Microbiologia dell’Universita’ A&M del Texas , puo’ diventare un terreno di coltura per diversi tipi di batteri: nel 95% dei casi batteri fecali, nell’81% funghi e nel 34% staffilococchi, i piu’ pericolosi. Va benissimo quindi rilassarsi con un bagno ogni tanto, ma per l’igiene quotidiana e’ meglio la doccia.

3) MA COME TI VESTI? VIA LIBERA AI VESTITI PULITI E STIRATI, MA OCCHIO A SCARPE, BORSE E FAZZOLETTO!

Belli puliti e profumati dopo la doccia, siamo pronti a indossare i nostri vestiti. Tutto bene finche’ sono quelli puliti dell’armadio, anche perche’ il lavaggio a temperature superiori ai 50 gradi e la stiratura (120 gradi la temperatura media del ferro da stiro) sono sufficienti a igienizzare i tessuti. E se invece decidiamo di indossare quelli del giorno prima? Nessun problema, a meno che non si siano fatte attivita’ particolari. Attenzione pero’ a borse e scarpe: se possibile, non portare le scarpe dentro casa, le suole sono un vero ricettacolo di batteri. Per le borse invece, cercate di non appoggiarle a terra fuori casa e di prenderle preferibilmente dalla maniglia/cinghia; se possibile lavatele periodicamente. E in borsetta, preferite una confezione di fazzoletti di carta (da usare una volta sola, non da conservare appallottolati per futuri utilizzi!) all’ormai desueto fazzoletto di stoffa, che trattiene i batteri e puo’ facilmente ‘colonizzare’ anche l’interno.

4) I MEZZI PUBBLICI: ‘REGGERSI AGLI APPOSITI SOSTEGNI’, SICURO COME UNA STRETTA DI MANO.

Ok, i mezzi pubblici sono un covo di germi e lo sappiamo. Ma forse non sappiamo che la stragrande maggioranza di questi germi sono innocui. Secondo una ricerca della Harvard T.H. Chan School of Public Health , sostegni, sedili e touchscreen dove acquistare automaticamente I biglietti sono popolati da migliaia di miliardi di microbi, sorprendentemente pero’ non pericolosi per l’uomo. Quindi, ‘reggersi agli appositi sostegni’ in realta’ non e’ piu’ pericoloso per la salute di una normale stretta di mano. In ogni caso, una volta arrivati in ufficio, d’obbligo un passaggio alla toilette per lavarsi le mani prima di mettersi al lavoro. Se proprio non e’ possibile, si puo’ usare un gel disinfettante per le mani: ormai ne esistono molte varianti, anche ‘da borsetta’. Questi prodotti possono uccidere fino al 90% dei batteri, anche se il lavaggio con acqua e sapone rimane sempre la soluzione migliore.

5) IN UFFICIO: NON TOCCATE QUEL TELEFONO.

Computer, telefono, cellulare: sono indispensabili. Ma li pulite mai? Da una ricerca americana (professori Beamer e C.Gerba) emerge che questi strumenti sono veri e propri centri di aggregazione di batteri: su un mouse troviamo 260 batteri per cm2, su una tastiera 511 e sulla cornetta del telefono ben 3.895. Per scongiurare ogni pericolo e’ sufficiente pulire i nostri device con una salviettina o uno spray disinfettante. Ma se gli strumenti che usiamo ogni giorno sono cosi’ pieni di batteri, cosa troveremo sulla temuta tavoletta del WC dell’ufficio? Solo 8 batteri per cm2.

Disease spread and the dangers of spreading germs in public as a health care risk concept to not wash your hands as a dirty infected door knob with microscopic viruses and bacteria.
Disease spread and the dangers of spreading germs in public as a health care risk concept to not wash your hands as a dirty infected door knob with microscopic viruses and bacteria.

6) IL BAGNO PUBBLICO: SEDIAMOCI PURE SULLA TAVOLETTA, MA ATTENZIONE A MANIGLIE, RUBINETTI E ASCIUGATORI ELETTRICI.

Questo vuol dire che possiamo scordarci tutte le nostre fobie e tutte le raccomandazioni che ci faceva la mamma da piccoli? In realta’ no, semplicemente dobbiamo prestare attenzione ad altro. Ad esempio, lo sapevate che il vero pericolo non e’ il wc, ma maniglie e rubinetti? La paura di sedersi sul sedile del water e’ esagerata, evitatelo solo se visibilmente sporco. Non toccare la tavoletta con le mani, se proprio non riuscite a resistere a una pre-pulizia potete usare una salviettina disinfettante. Inutili invece i copriwater, che danno un senso di falsa sicurezza. In realta’ la barriera piu’ efficace e’ proprio la nostra cute: e’ l’organo di maggiori dimensioni del corpo umano (5 Kg di peso e 1,5-2 m2 di superficie) e funge da barriera protettiva rispetto all’esterno. Una volta finito, chiudete il copriasse (servendovi di carta igienica pulita) oppure allontanatevi subito dopo aver azionato lo sciacquone, per non inalare l’aerosol prodotto dal getto d’acqua, che puo’ contenere batteri fecali. Una volta usciti, lavatevi bene le mani e, se possibile, preferite le salviette di carta monouso all’asciugatore elettrico: il suo getto d’aria infatti aumenta fino a 40 volte il numero di batteri presenti sulle mani dopo l’asciugatura e potenzialmente puo’ diffondere la contaminazione ad altri utenti . Per preservare l’igiene delle mani appena lavate, si suggerisce di chiudere il rubinetto e aprire la porta del bagno usando un asciugamano di carta come barriera.

7) LA PAUSA PRANZO ‘GERME FREE’ CON STOVIGLIE PULITE, TOVAGLIETTA E TOVAGLIOLO MONOUSO E POSATE CONFEZIONATE.

Siete arrivati a meta’ della vostra giornata lavorativa ed e’ il momento della agognata pausa pranzo. Inutile ricordarvi di lavarvi le mani prima e dopo avere mangiato, giusto? Non possiamo intervenire sulla qualita’ del cibo e sul rispetto delle norme igieniche con cui viene preparato, ma possiamo darvi qualche suggerimento relativo a cio’ che potete controllare. Ad esempio, mettete sempre la tovaglietta monouso sopra il vassoio, di modo che posate e cibo non entrino in contatto con una superficie che spesso non viene lavata in maniera accurata. Preferite posate confezionate a quelle in distribuzione nei contenitori, dove tutti mettono le mani, e tovagliolo di carta usa e getta se disponibile. Piatti, bicchieri e tazzine invece dovrebbero essere ‘germe-free’, purche’ lavate in lavastoviglie a temperatura superiore a 40 gradi. Se invece siete fan della ‘schiscetta’, attenzione a dove mangiate: lontano dalla scrivania (vedi sopra), possibilmente su una superficie precedentemente pulita e disinfettata, e comunque poggiando il contenitore su un tovagliolo di carta pulito.

0009280282d-1920x12808) IL RECUPERO DEI FIGLI A SCUOLA: ACQUA, SAPONE E UNA FILASTROCCA PER ELIMINARE IL 99% DEI BATTERI.

Una lunga giornata di lavoro per noi e una lunga giornata di scuola per i nostri bambini. Durante il giorno sono stati a contatto con i coetanei, esperienza fondamentale non solo di socializzazione ma anche per la costruzione del loro sistema immunitario: per ogni bambino, si calcola piu’ di una infezione respiratoria all’anno durante l’eta’ prescolare . Un disagio per i piccoli e per le famiglie, ma in realta’ un passaggio fondamentale per la crescita, che li rendera’ capaci di fronteggiare efficacemente le principali malattie in futuro. A scuola i bimbi imparano a lavarsi le mani dopo essere andati in bagno e prima di mangiare. Sempre piu’ scuole usano carta cucina e asciugamani di carta monouso, piu’ igienici rispetto a tovaglioli di stoffa e asciugamano di spugna, potenziale terreno fertile per i batteri, soprattutto se lavati una volta la settimana dai genitori. Appena arrivati a casa, e’ buona prassi per noi e per loro lavarsi le mani. Possiamo invogliarli ad esempio facendolo insieme, cantando una canzoncina o una filastrocca della durata di 40/60 secondi (tempo necessario per eliminare il 99% dei batteri) e mettere poi una crema idratante neutra per coccolare e nutrire le mani dei nostri bimbi dopo una giornata intensa.

9) LA CENA: A OGNI INGREDIENTE IL SUO LAVAGGIO, LA SUA ASCIUGATURA E IL SUO UTENSILE.

Arrivati a casa e, dopo esservi lavati le mani insieme ai bimbi, vi mettete a cucinare. Aprite il frigo e prendete il cibo: attenzione, il freddo puo’ ‘ibernare’ i batteri, prolungandone la vita. Fondamentale e’ quindi lavare separatamente gli alimenti, per evitare contaminazioni incrociate, avendo poi cura di asciugarli, preferibilmente con carta cucina. Evitate lo strofinaccio, ed evitate di toccare con le mani ‘sporche’ alimenti diversi. Prestate particolare attenzione a uova, verdure con residui terrosi o carne fresca, perche’ possibili veicoli di batteri particolarmente pericolosi come salmonella e toxoplasmosi (ogni anno in Italia si stimano oltre 4mila casi di salmonellosi che richiedono ospedalizzazione, e che sono solo la punta dell’iceberg di molte forme gastroenteriche che sfuggono alle statistiche ). In questo caso, lavatevi le mani con il sapone e, se necessario, pulite sotto le unghie con uno spazzolino apposito. Infine, evitate di usare gli stessi utensili per alimenti diversi: ad esempio, non tagliate il pane con lo stesso coltello con cui avete tolto la crosta del formaggio, perche’ potreste ‘spalmare’ anche i batteri. Niente paura invece per cucchiai e mestoli con cui mescolate il cibo in cottura, perche’ il calore uccide tutti i microbi. Se, da bravi chef, assaggiate il cibo in cottura, ricordatevi poi di cambiare utensile per non ‘contaminare’ il piatto che state preparando.

10) IL DOPOCENA: RILASSATEVI, I PIATTI SI ASCIUGANO DA SÉ. La buona notizia e’ che dopo avere sparecchiato e lavato i piatti, vi potete rilassare. I comuni detersivi per i piatti o per lavastoviglie sono sufficienti a eliminare i batteri, soprattutto se abbinati a un lavaggio con acqua a temperatura superiore ai 40 gradi. I piatti poi si asciugano da soli nello scolapiatti, molto piu’ igienico dello strofinaccio: secondo una ricerca dell’Universita’ dell’Arizona, lo strofinaccio ha una carica batterica superiore di 20mila volte rispetto a quella della tavoletta del water, superato solo dalla spugna (ben 200mila volte). Lasciate quindi che i piatti si asciughino da se’, rilassatevi e restatevene pure con le mani in mano, a godervi la fine di questa intensa giornata con le vostre mani.

Ecco infine l’ultima regola: il lavaggio delle mani e’ il mezzo piu’ semplice, immediato e sicuramente piu’ importante per combattere la trasmissione delle infezioni. Ribadiamo qui di seguito la semplice procedura per farlo nel modo corretto: -utilizzare sempre il sapone, preferibilmente liquido, perche’ scivola meglio in ogni anfratto delle manii; -applicarlo su entrambi i palmi e strofinare accuratamente questa parte e il dorso per almeno 40-60 secondi, senza dimenticare le pieghe tra le giunture, gli spazi tra le dita o sotto le unghie dove i germi si annidano piu’ facilmente; – risciacquare bene sotto un getto di acqua corrente, rigorosamente tiepida-calda, per spazzare via ogni residuo di sapone e di sporcizia; -asciugare bene le mani. Per non vanificare il lavoro fatto, usate un asciugamano pulito o meglio ancora un asciugamano di carta monouso. (Cds/ Dire)