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Ogni anno ‘guadagniamo’ 6 ore di vita, ma in aumento malattie croniche

ARTROSI PER 40% OVER 64, 14MILA BAMBINI ALL’ANNO CON TUMORE (DIRE) Roma, 4 apr. – L’Italia ha un’aspettativa media di vita intorno agli 84-85 anni, aumentata negli ultimi anni piu’ di quanto lo abbia fatto negli ultimi 100. Ogni anno guadagniamo 6 ore di vita: oggi l’italiano medio e’ donna e ha 44 anni, mentre nel 2050 sara’ sempre donna ma avra’ 72 anni. Ma quali effetti avra’ questa tendenza sulla terapia del dolore?

“La conseguenza principale e’ che queste patologie croniche aumenteranno- spiega il professor Guido Fanelli, ordinario di Anestesia e Rianimazione dell’Universita’ di Parma, in occasione del Congresso internazionale di Anestesiologia Simpar-Isura che si e’ chiuso a Firenze- Aumenteranno quindi i casi di diabete, ipertensione, disturbi cognitivi e artrosi. Basti pensare che l’artrosi ha un’incidenza del 40% oltre i 64 anni: il 30% di questa percentuale ha come sintomo il dolore.

Aumentando l’eta’, aumentera’ quindi anche la relativa cronicizzazione”. Con l’aumentare dell’eta’ il rischio di riportare un caso di dolore cronico cresce dunque esponenzialmente, soprattutto quello osteoarticolare. “Ma i casi di mal di schiena- e’ emerso ancora dal congresso- in generale la lombalgia, coinvolgono anche tante fasce di giovani adulti in stato attivo. L’osteoartrosi riguarda anche fasce piu’ adulte. Il dolore nei bambini, invece, ha soprattutto una natura procedurale: quelli che manifestano cronicita’ sono quelli che entrano nel circuito delle cure palliative, causa tumore, ossia 14mila bambini italiani all’anno”.

Se c’e’ una patologia che si puo’ risolvere, intanto, occorre rivolgersi allo specialista di riferimento. Se invece si tratta di un dolore cronico, e quindi non piu’ risolvibile, ci si rivolge al terapista del dolore. “Si trovano in tutta Italia- conclude il professor Massimo Allegri, presidente del congresso, ricercatore presso l’Universita’ di Parma e specialista in anestesia rianimazione e terapia del dolore- e possono migliorare la vita anche dei piu’ sofferenti”. (Cds/ Dire)