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Sci, 30 mila infortuni l’anno, ecco come prevenirli

Oltre due milioni e mezzo di sciatori sulle piste italiane. Una passione “rischiosa” fonte di oltre 30mila infortunati ogni anno, pari a circa 1.500 casi ogni 100.000 praticanti”.

Lo ricorda all’Adnkronos Salute Andrea Grasso, ortopedico Ini Istituto neurotraumatologico italiano, che spiega: “Il numero totale degli infortunati tra coloro che praticano questo sport è in realtà relativamente esiguo se paragonato ad altre attività: basti pensare che, tra gli accessi al pronto soccorso per incidente sportivo, sci e snowboard contribuiscono soltanto con il 5,7% del totale, a fronte del 46% di calcio/calcetto o del 7,8% del basket”.

 

snow-1880034_960_720I dati

A rischio soprattutto i maschi (il 55,4% del totale degli infortunati) e i giovani: il 50% degli incidenti avviene entro i 30 anni di età. Il maggior numero degli infortuni, poi – dice l’esperto – è a carico di chi pratica lo sci (79,2%) rispetto allo snowboard (16,7%) o altre attività (bob e slittino 4,1%)”.

La maggior parte degli incidenti con gli sci avviene per caduta accidentale, provocando distorsioni (nel 36% dei casi), contusioni (25%) e fratture (12%). Nella metà dei casi i traumi riguardano gli arti inferiori, mentre gli arti superiori sono interessati nel 15% dei casi. Nel 13% dei casi la zona colpita è il cranio e la faccia.

 

Nello snowbaord invece al primo posto tra gli infortuni ci sono le contusioni (32%), seguite dalle fratture (24%). I traumi agli arti inferiori rappresentano il 23%, mentre quelli agli arti superiori rappresentano il 44,5% del totale. L’articolazione più colpita in assoluto in questo caso è il polso, con il 22% di tutte le lesioni, due terzi delle quali sono fratture. Il meccanismo dell’infortunio è la caduta all’indietro sulle mani, che può quindi causare lesioni ai polsi e contusioni lombari.

Esiste anche una diversa distribuzione della tipologia di lesioni per età: “Nei bambini (0-9 anni) le ferite, le fratture degli arti inferiori e le contusioni sono le più frequenti. Tra gli adulti invece predominano le contusioni e le fratture a carico degli arti superiori, mentre negli anziani in quadro traumatologico è simile a quello dei bambini, con gli arti inferiori maggiormente a rischio di frattura”.

 

Le strategie utili per ridurre al minimo il rischio di lesioni

Preparazione atletica e controllo delle attrezzature sono due condizioni indispensabili per ridurre il rischio di lesioni – continua Grasso. Utile eseguire esercizi per rendere elastiche le articolazioni e migliorare la coordinazione e l’equilibrio. E’ poi molto importante – raccomanda – controllare la funzionalità della propria attrezzatura ed utilizzare dispositivi di protezione individuale, adeguati all’età ed al tipo di attività prevista. Infine è importante ricordare come nella prevenzione degli infortuni, giochino un ruolo importante la concentrazione e la prudenza individuali: è stato infatti provato che la maggior parte degli incidenti avviene durante la prima ora o all’ultima discesa e che circa la metà degli infortunati ha meno di un anno di esperienza, con il 20-36% degli infortuni che si verifica la prima volta che si prova un attrezzo”.

Fonte: Adnkronos