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Vaccini. Il S.Orsola argina i “No Vax”: video e mail alle famiglie

Il Policlinico Sant’Orsola di Bologna prova a ‘smontare’ i pregiudizi sulle vaccinazioni. Lo fa con 16 video e un filo diretto via mail, con cui i professionisti dell’ospedale proveranno a fugare i dubbi delle famiglie e anche a cancellare qualche falso mito: dagli additivi pericolosi all’autismo.

 

Nei video, visibili sul sito del Sant’Orsola e sui social network, rispondono alle principali obiezioni degli antivaccinisti i primari Pierluigi Viale (malattie infettive) e Giacomo Faldella (Neonatologia), insieme a Fabio Tumietto, responsabile del Programma controllo rischio infettivo.

“Le vaccinazioni- spiega in una nota il direttore sanitario del Policlinico, Gianbattista Spagnoli- proteggono da patologie che possono portare anche a gravi complicanze. Notizie false e pregiudizi stanno provocando una diminuzione della percentuale di persone che si vaccinano e che vaccinano i propri figli. Tutto cio’ aumenta la circolazione dei virus, rischiando di danneggiare soprattutto i soggetti piu’ deboli e i neonati che non possono ancora essere vaccinati”. Al Sant’Orsola, sottolinea il direttore sanitario, “vediamo gli effetti di questi comportamenti, quando neonati e non solo arrivano da noi anche in condizioni gravi per patologie che grazie ai vaccini erano quasi scomparse”. Con questa iniziativa, dunque, “vogliamo dare una mano ai genitori ad avere informazioni corrette prima di decidere se vaccinare i propri figli e ci mettiamo a disposizione per fare la nostra parte per chiarire dubbi e perplessita’”. L’Emilia-Romagna intanto si conferma la prima Regione italiana, insieme al Veneto, ad aver reso disponibili i nuovi Livelli essenziali di assistenza decisi a livello nazionale.

 

A carico del servizio sanitario regionale sono dunque i vaccini contro il meningococco B (per i nati nel 2017), la varicella, il rotavirus (per neonati a rischio), la pertosse (per le donne nell’ultimo trimestre di gravidanza) e contro lo pneumococco per le persone nel 65esimo anno di eta’. Nel corso dell’anno sara’ estesa l’offerta gratuita del vaccino contro il papilloma virus anche ai maschi 12enni. E ancora, nei nuovi Lea rientrano tra le altre cose anche la cura dell’endometriosi, il trattamento dell’autismo, l’ampliamento delle malattie rare e alcuni dispositivi tecnologicamente avanzati per persone con gravi disabilita’.

“Siamo davvero orgogliosi di essere stati i primi a partire con i nuovi Lea- commenta in una nota l’assessore regionale alla Sanita’, Sergio Venturi- un risultato che abbiamo ottenuto perche’ in Emilia-Romagna abbiamo un altissimo livello di competenze, strutture e tecnologie, ma anche perche’ ci siamo mossi subito e bene dal punto di vista organizzativo. Non era scontato riuscire a farlo cosi’ velocemente, come dimostra il fatto che in tutte le altre regioni, ad esclusione del Veneto, il decreto ministeriale non e’ ancora stato recepito”. Tra l’altro, sottolinea Venturi, con i nuovi Lea “vengono estesi a tutto il Paese trattamenti e cure che da noi sono gia’ garantiti da tempo. Merito anche dei nostri professionisti, che in questi anni ci hanno consentito di anticiparli in buona parte. E ora, grazie alla disponibilita’ dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta che ci aiuteranno nella somministrazione dei nuovi vaccini, compiamo un altro, importante passo per rafforzare la prevenzione e la tutela della salute”. (San/ Dire)