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Ecco perché i bambini preferiscono nascere all’alba

Quando arriverà il mio bambino? Ogni donna in dolce attesa si pone con trepidazione la domanda. Alcuni ricercatori dell’University College di Londra hanno tentato di stabilire se è possibile delineare con buona approssimazione, se e come i nascituri prediligano una certa ora piuttosto che un’altra, per venire alla luce.

Sembra proprio che i piccoli ritengano che il mattino abbia l’oro in bocca, almeno per i 5 milioni di bambini nati fra il 2005 e il 2014 presi in considerazione da questo studio. Il 70% di quelli nati con parto naturale lo hanno fatto fra l’una di notte e le 7 del mattino, con predilezione per le 4 del mattino.

«Lo studio vista l’elevata mole di dati analizzati ha senz’altro una buona attendibilità. D’altra parte questo non è l’unico studio sull’argomento. Un report elaborato dai Centers of Disease Control and Prevention (CDC) americano per appurare l’orario preferito dai piccoli per venire al mondo, ha analizzato i certificato di nascita di 41 Stati relativamente al 2013, evidenziando nei parti a domicilio la prevalenza delle nascite tra le 3 e le 5 del mattino- commenta Enrico Bertino, Direttore della Struttura Complessa Direzione Universitaria Neonatologia della Città della Salute e della Scienza di Torino, presso l’Ospedale Sant’Anna provvisto del punto nascita più performante per volume di parti in Italia, secondo il sito www.doveecomemicuro.it, – La prevalenza di nascite di notte e alle luci dell’alba, rilevata dallo studio inglese coincide con quello americano se non si considerano i parti cesarei. Nel report americano, infatti, sono stati considerati tutti i parti, indipendentemente da come sono avvenuti. È evidente che se il parto avviene mediante cesareo, si colloca nell’orario più consono per questo tipo di interventi nella struttura ospedaliera».

Non sguarnire l’ospedale di notte

Sempre dallo studio inglese è emerso che le nascite dopo i travagli indotti medicalmente di solito si concludono intorno a mezzanotte, dal martedì al sabato e nei prefestivi. In ogni caso il livello minimo di nascite è stato registrato nei giorni di Natale e Santo Stefano. Gli stessi autori, però, sottolineano come tutte queste evidenze impongano una riflessione anche sull’organizzazione dei reparti di maternità e sulla turnistica di tutti gli operatori.

«Più semplicemente lo studio porta a riflettere sull’importanza di non sguarnire i reparti maternità e neonatologia di notte o nei festivi. È vero che durante il giorno è presente l’attività ambulatoriale, ma anche di notte si deve poter contare sulla piena efficienza e disponibilità numerica di tutto il personale che occorre perché ogni bambino venga alla luce in tutta sicurezza» chiarisce ancora il dottor Bertino.

Perché preferiscono la notte?

Per quale motivo però i bambini quando nascono con parto naturale prediligono proprio la notte e l’alba? Secondo gli autori dello studio vi potrebbe essere una spiegazione evolutiva dietro quest’evidenza, dovuta al fatto che i nostri antenati si riunivano per riposare di notte e quindi il parto era auspicabile in questo momento, poiché tutti i componenti della famiglia erano in casa e quindi disponibili per supportare mamma e bambino.

«Quest’aspetto è di sicuro interesse e il campo delle ipotesi è molto vasto e se ne possono fare davvero le più svariate, per il momento le ragioni dietro all’evidenza che i bambini nascono di preferenza all’alba non sono chiare» conclude Bertino.

Fonte La Stampa