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Non lasciate degenerare i vostri muscoli: andate a piedi e fate le scale. Almeno 5 volte a settimana

Mantenere allenata e tonica la muscolatura è importante per il benessere dell’organismo e anche per la prevenzione di distorsioni e disturbi alle articolazioni. Con l’avanzare dell’età, inoltre, l’inattività ha degli effetti più rapidi in termini di perdita della massa muscolare. Con delle conseguenze sull’equilibrio e sulla stabilità. La degenerazione muscolare può essere contrastata, però, con alcuni esercizi adatti a tutte le età.

 «L’anziano inattivo è particolarmente vulnerabile per la perdita di massa e di funzione muscolare e perché con l’età l’organismo può andare incontro a un deficit di componenti contrattivi del muscolo, la cosiddetta sarcopenia» spiega il dottor Andrea Tettamanti, coordinatore servizio di fisioterapia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e direttore della didattica del corso di laurea in fisioterapia dell’Università Vita Salute San Raffaele. Quella dell’organismo che invecchia è una condizione multisistemica: nell’anziano, infatti, il controllo neuromotorio perde di efficienza e, a questo, si possono aggiungere una serie di comorbidità varie. «L’inattività non fa che peggiorare questa situazione e, per questo, è cruciale praticare qualsiasi forma di esercizio strutturato o anche non strutturato, come una camminata».

Le evidenze in letteratura indicano, ad esempio, che attività come il thai-chi o lo yoga sono consigliabili perché sono a bassissimo rischio di lesioni, prevedono esercizi praticabili da tutti e che richiedono un certo equilibrio. Sono, inoltre, adatte anche a chi si muove poco per paura di andare incontro a danni o lesioni per l’impatto di allenamenti troppo intensi. Per il fisioterapista, «fare le scale invece di usare l’ascensore, andare a piedi invece di prendere l’autobus, portare fuori il cane sono consigli che mantengono tutta la loro validità e sono efficaci nel farci muovere di più».

Secondo uno studio di fisiologia del muscolo apparso sulla rivista The Journal of Physiology, lo stretching può aiutare a mantenere in forza i muscoli in caso di ridotta mobilità, quando cioè l’esercizio fisico è problematico o impossibile. Il lavoro, condotto sui topi, ha mostrato un certo miglioramento della funzione vascolare degli arti inferiori dopo un allungamento statico di 30 minuti al giorno per quattro settimane.

Tuttavia, spiega il dottor Tettamanti, «gli esercizi di allungamento muscolare, statici o dinamici, sono praticati prima o dopo un allenamento intensivo come riscaldamento e per mantenere la flessibilità articolare. In generale, anche nella riabilitazione neuromuscolare, vengono abbinati ad altre attività, sono cioè parte di un percorso e non sostituiscono l’attività muscolare».

Per tutti, il livello minimo di attività da svolgere è quello che consente di aumentare il consumo metabolico, quindi di avere il fiatone, almeno cinque volte a settimana per 30-40 minuti.