Al via anche in Ginecologia gli interventi chirurgici con il robot. Al Sant’Orsola dopo un anno di sperimentazione in Urologia, la nuova metodica è stata estesa anche agli interventi realizzati dal dottor Pierandrea De Iaco e dal professor Renato Seracchioli.
Un’innovazione che garantisce una riduzione del sanguinamento, dei tempi di recupero e, soprattutto, delle possibili complicanze post operatorie.
I ‘bracci bionici’ di cui è dotato il robot posizionato nella piastra chirurgica del padiglione 5 hanno una capacità articolativa maggiore rispetto al polso umano e, insieme alla tridimensionalità e all’ingrandimento (fino a 12 volte), garantiscono una precisione altrimenti non raggiungibile. Da un mese agli interventi programmati per patologie urologiche si sono aggiunte le prime cinque operazioni ginecologiche.
“Il robot è particolarmente utile – spiega il dottor Pierandrea De Iaco, responsabile di Oncologia ginecologica – per pazienti con tumore dell’utero in sovrappeso, che difficilmente potrebbero essere operate in laparoscopia. L’uso del robot consente di ridurre i giorni di degenza a 3 rispetto ai 5 mediamente necessari per gli altri interventi mininvasivi e i 10 a cui si arriva a volte con la chirurgia tradizionale. Da gennaio potremo realizzare un intervento alla settimana”.
Ritmo analogo da gennaio anche per il professor Seracchioli: “Il robot sarà soprattutto efficace – spiega il direttore dell’Unità operativa di Ginecologia – per gli interventi più complessi, come l’endometriosi severa, sia per la visione migliore del campo operatorio che garantisce rispetto alle altre metodiche mininvasive sia perché il chirurgo si stanca meno e può dunque affrontare al meglio anche sedute molto più lunghe. È essenziale per il nostro Policlinico rimanere al passo con un’innovazione fondamentale come questa”.
Fonte articolo: sito web Policlinico S.Orsola Malpighi