Forze fresche per la sanita’ emiliano-romagnola. La Regione ha siglato oggi un accordo per il reclutamento oltre 900 persone: 500 sono assunzioni ex novo, 402 sono stabilizzazioni. La copertura del turnover sale cosi’ al 90%: Il tutto con l’impegno di portare a termine l’operazione (del valore di circa 30 milioni di euro) entro la fine di quest’anno.
Inoltre, saranno prorogati i contratti a tempo determinato dei 150 professionisti assunti per ridurre le liste d’attesa. L’annuncio e’ arrivato questo pomeriggio in viale Aldo Moro, con una conferenza stampa convocata in tutta fretta dal governatore Stefano Bonaccini e dall’assessore regionale alla Sanita’, Sergio Venturi.
Difficile pero’ non notare lo scarto con i toni aspri usati da 24 sigle sindacali appena due giorni fa, quando in conferenza stampa hanno bocciato senza appello la politica sanitaria della Regione.
“Le parole volano, i fatti restano- affonda il colpo Bonaccini- questo e’ un accordo non banale che siamo in condizione di rispettare a prescindere dall’aumento del Fondo sanitario nazionale, che comunque ci sara’ e io mi battero’ perche’ venga aumentato il piu’ possibile. E’ un grande accordo, che crea ulteriori posti di lavoro. Non risolviamo tutti i problemi, ma mettiamo un bel punto fermo”.
La protesta di sabato “e’ legittima- aggiunge il presidente- ma e’ difettosa quando si dice che siamo allo sfascio: e’ indegno dirlo, e’ una bugia. Siamo rimasti colpiti da una conferenza stampa fatta a incontro gia’ convocato per oggi”.
A seguire incontrera’ la rappresentanza della medicina convenzionata, “con la quale ci vediamo tutti i mesi- sottolinea l’assessore- ho trovato un po’ singolare che dicano che non c’e’ dialogo. Ci sono interessi differenti che esamineremo e proporremo una soluzione, tenendo presente che non abbiamo una sanita’ allo sfascio: chi lo dice fa un’affermazione inaccettabile sotto tutti i punti di vista”. E incalza: “Questa assunzione di mille persone nel 2016 in Italia non l’ha fatta nessuna Regione. Ed e’ anche una risposta a chi dice che stiamo privatizzando la sanita’ in Emilia-Romagna”. Quindi, tende la mano Venturi, “penso ci siano le condizioni per dialogare e ragionare insieme”.
Oltre alle assunzioni, Regione e sindacati hanno condiviso di definire un fondo per valorizzare i lavoratori e migliorare i servizi, verificati da un osservatorio bilaterale, di prevedere l’utilizzo al 50% dei risparmi ottenuti dalle riorganizzazioni aziendali per la contrattazione e di utilizzare il 25% del fondo per i corsi per le professioni sanitarie (4-5 milioni di euro) per la formazione universitaria.
(San/ Dire)