Le interazioni cuore-cervello sono importanti non solo dal punto di vista della ricerca clinica, ma anche per le importanti ricadute nella pratica clinica quotidiana. Le principali sono rappresentate dall’ictus cardioembolico, dall’associazione di malattia coronarica e cerebrovascolare, e dalle conseguenze cardiache dell’ictus.
Nell’ambito dell’ictus cardioembolico, la fibrillazione atriale ne costituisce la causa cardiaca più frequente, responsabile di un ictus su quattro.
La Cardiologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna, diretta da Giuseppe Di Pasquale, con oltre 25 anni di esperienza nel trattamento di questa patologia, ha organizzato Atrial Fibrillation and Stroke Back to the Future on Heart – Brain Interactions, convegno internazionale sul tema della prevenzione dell’ictus nella fibrillazione atriale.
L’appuntamento è a Bologna, il 15 e 16 gennaio, presso il Royal Hotel. Di fronte a una platea di 400 medici, i maggiori specialisti, cardiologi e neurologi, faranno il punto sulla prevenzione dell’ictus nella fibrillazione atriale, con un approccio multidisciplinare cardio-neurologico.
La due giorni si articolerà in due Focus On paralleli la mattina del 15 gennaio, seguiti da un Luncheon Panel e da cinque sessioni plenarie nel pomeriggio del 15 e nella mattina successiva.
I due Focus On, minicorsi con forte interattività dei partecipanti, sono dedicati alla gestione della terapia anticoagulante orale (TAO) con i nuovi farmaci anticoagulanti orali (NAO), o i tradizionali antagonisti della vitamina K quali il warfarin (Coumadin), e alla identificazione della fibrillazione atriale silente.
Nell’ambito delle cinque sessioni plenarie verranno trattati tutti gli aspetti relativi alla diagnosi e alla profilassi tromboembolica della fibrillazione atriale, con una particolare attenzione ai temi più nuovi e controversi quali lo stroke silente o criptogenico, la gestione della terapia antitrombotica nelle procedure interventistiche della fibrillazione atriale, e nei pazienti con fibrillazione atriale e concomitante sindrome coronarica acuta o impianto di stent coronarico.
Il Programma
Fonte: Sito Ausl Bologna
