Mettere in rete a livello regionale tutte le realtà che si occupano della Fibromialgia, una malattia debilitante e invalidante che colpisce soprattutto donne in età adulta ed è caratterizzata da dolore muscolare cronico e da una vasta gamma di disturbi funzionali: è la prima richiesta del Gruppo Pd, tramite una interrogazione alla Giunta, con risposta immediata in Aula, che ha come primo firmatario Paolo Calvano. L’atto è finalizzato a impegnare l’esecutivo regionale ad attivarsi verso il Governo affinché siano approvate le norme necessarie a prevedere il riconoscimento della Sindrome Fibromialgica e l’esenzione del ticket per le visite successive al riconoscimento stesso, e di parte dei farmaci necessari alle cure.
Con questa interrogazione, si chiede poi alla Giunta di individuare un centro di riferimento regionale, per il riconoscimento e l’attestazione di questa patologia; il Sistema sanitario nazionale, infatti, non prevede alcuna forma di riconoscimento, e in assenza di tale certificazione non vi è una prassi consolidata e si registrano diverse sensibilità a livello territoriale. In particolare, Veneto, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Province autonome di Trento e Bolzano hanno attivato percorsi per il riconoscimento e per l’esenzione. Inoltre, nell’illustrare in Aula l’atto, Calvano chiede alla Giunta di provvedere all’assegnazione di un codice di esenzione regionale per le prestazioni sanitarie fruibili da affetti fa Fibromialgia riconosciuta. Infine, la Giunta è sollecitata a promuovere all’interno delle Asl adeguati percorsi di aggiornamento formativo per i medici dell’assistenza primaria, e ad individuare un percorso finalizzato al censimento di tutti i malati di Fibromialgia in Emilia-Romagna.
L’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, nella risposta ha spiegato che il Consiglio superiore della sanità ha recentemente espresso un parere per inserire la Fibromialgia fra le malattie croniche invalidanti meritevoli di esenzione dai ticket. Fra l’1,5% e il 2% della popolazione italiana, circa 900.000 persone, ne soffre. Non sempre i sintomi sono permanenti e non sempre i soggetti affetti da questa sindrome si trovano in una condizione invalidante. Venturi ha aggiunto che esiste un consenso diffuso fra i reumatologi sulle prestazioni specialistiche da effettuarsi per individuare le forme più gravi di Fibromialgia. La Regione Emilia-Romagna si impegna alla specifica formazione dei medici e al censimento, nel primo semestre 2016, delle persone affette da questa sindrome. Tenuto conto degli esiti di questa rilevazione, saranno individuati due centri di riferimento: le Reumatologie delle Aziende ospedaliere di Reggio Emilia e di Ferrara.
Infine, Venturi ha affermato che la Regione intende contribuire attraverso la Commissione Salute nazionale e la Conferenza delle Regioni, collaborando con le associazioni dei pazienti, a definire indicazioni omogene sul territorio nazionale per il riconoscimento e la tutela di questi malati.
Calvano si è detto soddisfatto per la risposta dell’assessore e per gli impegni assunti dalla Giunta, garantendo la disponibilità del suo Gruppo ad agire in ogni sede istituzionale.
Fonte: sito Assemblea Legislativa ER