Pubblicato da Aifa il monitoraggio della spesa farmaceutica 2016 con i dati dei primi cinque mesi dell’anno. La spesa territoriale, tra farmacie e distribuzione diretta (senza pay back e senza innovativi) raggiunge i 5.778 milioni di euro e sfonda il tetto programmato di 415 milioni. La spesa ospedaliera si assesta invece sul 2.573 milioni e sfonda il tetto di ben 821 milioni di euro (si e’ speso in sostanza il 46% in piu’ rispetto a quanto programmato).
Ticket. Torna a salire (+0,9% rispetto a stesso periodo 2015) il conto per i cittadini che in ogni caso hanno compartecipato al costo dei farmaci tra gennaio e maggio per ben 662 milioni, di cui 437 milioni per la quota di differenza di prezzo tra generico e branded e la restante parte come ticket fisso sulla ricetta.
Spesa farmaceutica convenzionata (farmacia). In continua discesa, invece, la spesa lorda convenzionata tramite farmacie. Nei primi cinque mesi del 2016 e’ stata di 4.515 milioni, in calo di 192 milioni rispetto allo stesso periodo del 2015 (-4,1%). La netta farmacia (depurata di sconti a carico della filiera e ticket a carico dei cittadini) e’ stata invece di 3.495 milioni, con un decremento di 182 milioni rispetto all’anno passato (-5%). Le ricette passate per il canale farmacia sono state 252 milioni, con una diminuzione del 2,7% rispetto all’anno precedente. Il calo maggiore della spesa attraverso il canale farmacia si e’ registrato in Valle d’Aosta (-23,6%) ma e’ presente in tutte le Regioni. Il ticket versato dai cittadini tra gennaio e maggio 2016 e’ stato di 662,7 milioni di euro, in aumento (+0,9% rispetto al 2015). Ma se si scorpora il dato si conferma che ad aumentare, in particolare, e’ stato l’ammontare della quota da pagare in caso si scelga un branded rispetto all”equivalente rimborsato dal Servizio sanitario nazionale che ha subito un incremento del 2% rispetto al 2015. Al contrario l’ammontare del ticket fisso su ricetta e” calato in percentuale quasi analoga (-2,1%). La spesa per distribuzione diretta.
Continua il boom per l’erogazione dei farmaci dal canale diretto delle Asl anche nei primi 5 mesi di quest’anno con un aumento del 35% rispetto al 2015 e un conto economico 2016 di 2.264,7 milioni di euro rispetto agli 1.677,9 milioni dell”anno precedente. Per quanto riguarda il tetto programmato, che per l’insieme della spesa territoriale corrisponde all”11,35% del Fondo sanitario, l’Aifa prende a base di calcolo una spesa complessiva territoriale pari a 5.778 milioni (spesa al netto anche dei farmaci del fondo degli innovativi e dei pay-back delle Aziende Farmaceutiche a beneficio delle Regioni) e calcola uno sfondamento nazionale di 414,5 milioni di euro. Nei primi tre mesi del 2016 sono 14 le Regioni a sfondare il tetto territoriale con la Sardegna che si conferma in testa a questa classifica in termini di percentuale di sfondamento. Spesa farmaceutica ospedaliera. La spesa calcolata da Aifa ai fini della verifica del rispetto del tetto programmato del 3,5% del Fsn (e quindi al netto della spesa per distribuzione diretta dei farmaci classificati in fascia A, della spesa per vaccini e della spesa per medicinali di fascia C e C-bis e al netto dei pay-back versati dalle Aziende Farmaceutiche a beneficio delle Regioni) e” stata di 2.573 milioni di euro e ha sfondato il tetto di ben 821 milioni. Il tetto e” stato sfondato in tutte le Regioni, tranne che nella Provincia autonoma di Trento. (Wel/ Dire)
DIRE
©Riproduzione Riservata