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Violenza. In Italia ogni tre giorni una donna viene uccisa

Violenza. In Italia ogni tre giorni una donna viene uccisa

Violenza. In Italia ogni tre giorni una donna viene uccisa
| martedì 17 Gennaio 2017

punch-316605_960_720-600x400Vittime di stalking, di abusi, picchiate e uccise da uomini che avevano scelto come compagni e mariti.

Uomini diversi ma accomunati dall’incapacità di accettare la fine di una relazione o in ogni caso incapaci di rispettare la libertà di scelta di una donna.

I DATI NEL MONDO

Il femminicidio è una piaga cupa e preoccupante, un fenomeno tristemente in crescita in Italia e nel mondo. Secondo la mappa riportata nella prima parte dell’infografica, a livello mondiale la percentuale di donne che hanno sperimentato una violenza fisica o sessuale almeno una volta nella propria vita è superiore al 30%. Le percentuali più elevate si registrano in Australia (68%), Asia (67%) e Africa (64%).

I DATI IN ITALIA

In Italia nel 2016 i casi di femminicidio  sono stati 116. In pratica, una donna ogni tre giorni è stata assassinata dal proprio marito o compagno. Scorrendo l’infografica è possibile osservare come nel nostro Paese le donne vittime di stalking siano circa 3,5 milioni, quasi la metà rispetto a coloro che subiscono violenza fisica o sessuale. I casi più frequenti di violenza psicologica si verificano al Sud e nelle Isole e – dato allarmante – la quasi totalità delle donne è paralizzata di fronte all’atteggiamento dei propri uomini: solo il 12% di loro riesce a trovare il coraggio di denunciare. A chiudere l’infografica della Cusano sono i consigli dell’associazione Casa delle donne, da oltre 20 anni al fianco delle vittime di violenza, e il parere della criminologa Cinzia Mammoliti.

“NEGARE SEMPRE L’ULTIMO APPUNTAMENTO”

Secondo la dottoressa Mammoliti, “l’ultimo appuntamento è sempre il più pericoloso. L’abusante capisce di aver perso la donna e chiede l’ultimo appuntamento, magari cercando di convincerla con regali, fiori, ricatti affettivi. Negare sempre l’ultimo appuntamento è essenziale”.

I CAMPANELLI D’ALLARME

E alla domanda su quali siano i primi campanelli d’allarme di una relazione ‘malata’, l’esperta risponde: “Quando la vittima sente che sta vivendo un disagio e non riesce più a comunicare con il partner. Quando l’uomo non ha il controllo di sé. Campanelli d’allarme sono i ripetuti messaggi, quando si chiede di essere lasciate in pace”.

Fonte DIRE

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