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Befana di solidarietà per la Casa dei Risvegli Luca De Nigris

Befana di solidarietà per la Casa dei Risvegli Luca De Nigris

Befana di solidarietà per la Casa dei Risvegli Luca De Nigris
| sabato 2 Gennaio 2016

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Non c’è Befana, se non c’è la Casa dei risvegli.

Da 18 anni a Bologna il 6 gennaio si festeggia insieme alla innovativa struttura di assistenza e ricerca sul coma e gli stati vegetativi nata dall’incontro tra l’Azienda Usl e l’associazione di volontariato gli Amici di Luca. “La prima edizione si è svolta tra il 1998 e il 1999, nostro figlio era scomparso pochi giorni dopo l’Epifania e l’idea della Casa dei risvegli appena nata”, raccontano Maria Vaccari e Fulvio De Nigris, genitori di Luca. Intorno alla Befana si è sviluppata una manifestazione che si è via via consolidata nel tempo e ha permesso di costruire solidarietà intorno al progetto dell’associazione e alle attività che svolge.

In questa diciottesima edizione, però, la “Befana di solidarietà per la Casa dei risvegli Luca De Nigris” perde, per problemi di salute, la sua interprete storica. Carla Astolfi che ha calcato i palcoscenici per 70 anni e che da oltre 10 anni era la Befana della Casa dei risvegli (e lo rimarrà perché come ama dire “guardatevi dalle imitazioni”) quest’anno non potrà salire sulla scopa né tantomeno sul calesse trainato dalla somarina Bianchina per distribuire i doni ai bambini.

Al suo posto ci sarà una vicebefana, intepretata da Paola Mandrioli della compagnia Fantateatro che, però, lancia un appello per trovare una nuova Befana. Unico requisito: saper andare sulla scopa. “Nonostante la crisi, la Befana non viene meno alla sua mission di solidarietà, al recupero dei valori della città, di relazioni vere e dirette, di un modo slow di pensiero e di veloce azione – continuano Vaccari e De Nigris – con l’obiettivo primario di raccogliere fondi per continuare il percorso di affiancamento alle famiglie, di assistenza e ricerca che si esprime nella Casa dei risvegli e nell’affrontare il rientro al domicilio delle persone con esiti di coma e le loro famiglie nel nuovo percorso di vita”. Iniziative dal 4 al 6 gennaio.

Il tradizionale via alla “Befana di solidarietà per la Casa dei risvegli Luca De Nigris” verrà dato lunedì 4 gennaio nel reparto di Pediatria dell’Ospedale Maggiore di Bologna dove il Fantateatro presenta “Magica Befana per la cicala e la formica”.

Martedì 5 gennaio (ore 11) alla Casa dei risvegli la Befana incontra ospiti, famigliari, operatori e volontari. I circoli Dipendenti comunali e Università di Bologna offriranno il panettone agli ospiti della struttura. Il 6 gennaio (ore 11) c’è la tradizionale “Befana sotto la Torre” con l’apertura straordinaria di ArtigianArte, spettacolo di Fantateatro “Magica Befana per la cicala e la formica” e il giro della Befana sul calesse di Giancarlo Saveri trainato dalla somarina Bianchina tra le Due Torri e piazza Maggiore. Il 5 gennaio alle 20.30 e il 6 gennaio alle 17.00 la Befana storica dei circoli Dipendenti Università di Bologna e Comunali sarà al Teatro Duse con l’associazione Fantateatro per lo spettacolo “AAA Befana cercasi” con la regia di Sandra Bertuzzi e la partecipazione della Banda di Monzuno. Alla fine dello spettacolo del 6 gennaio verranno premiati i bambini delle scuole di Bologna e provincia che hanno partecipato al concorso per immaginare la Befana del futuro. Iniziative anche all’Ippodromo Arcoveggio, a Osteria Grande con la Befana sportiva e il Torneo di calcio a cinque della Befana.

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Un esempio da diffondere in tutto il continente

Il Consiglio d’Europa ha inserito la Casa dei risvegli Luca De Nigris tra le buone pratiche nell’ambito della disabilità e della riabilitazione. “Il suo percorso definito ‘coma to community’ ovvero ‘dal coma alla comunità’ si rivolge alle persone con grave cerebrolesione acquisita, conseguenza di incidenti stradali o altre cause – si legge nel report che il Consiglio d’Europa ha rivolto agli Stati membri – La Casa comprende un teeam multidisciplinare composto da professionisti nella cura della salute, educatori, operatori in ambito artistico e relazionale e l’intervento riabilitativo non è rivolto solo al paziente, ma anche alla sua famiglia, attraverso un percorso di sostegno e apprendimento”. L’obiettivo finale è, infatti, il ritorno a casa della persona ricoverata: in 11 anni sono circa 200 le persone prese in carico dalla struttura, con una percentuale di rientri al proprio domicilio piuttosto elevata. “La Casa dei risvegli è un mattone solido nella rete di assistenza a Bologna e in regione – ha detto Chiara Gibertoni, direttore generale Azienda Usl di Bologna – perché, grazie alla presenza dell’associazione che si prende cura degli aspetti di relazione dei famigliari degli ospiti, garantisce una presa in carico totale. Questa convivenza con il volontariato andrebbe realizzata anche in altri ambiti assistenziali dell’azienda”.

 

Fonte: sito SuperAbile Inail

Foto in copertina: sito Amici di Luca

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