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Dall’Istituto Superiore di Sanità la scoperta della cellula che ripara il Dna nei tumori

Dall’Istituto Superiore di Sanità la scoperta della cellula che ripara il Dna nei tumori

Dall’Istituto Superiore di Sanità la scoperta della cellula che ripara il Dna nei tumori
| venerdì 23 Settembre 2016

I ricercatori dell’Istituto superiore di sanita’ hanno identificato, in uno studio uscito su Nature Communications, una nuova funzione della proteina Wrn fondamentale per far scegliere alla cellula il sistema di riparazione delle rotture del Dna piu’ idoneo durante la replicazione, evitando che si accumuli quell’instabilita’ genomica che e’ alla base delle neoplasie.

Il Dna delle cellule tumorali e’ normalmente soggetto a numerose mutazioni in virtu’ della loro instabilita’ genomica. Esiste, tuttavia, una proteina, chiamata Wrn, coinvolta nella riparazione dei danni e dei blocchi durante il processo di replicazione del Dna, in grado quindi di prevenire le mutazioni cromosomiche caratteristiche dei tumori. L’identificazione del meccanismo attraverso cui questa proteina opera e’ frutto di uno studio, pubblicato su Nature Communications, condotto dai ricercatori dell”Iss, in collaborazione con i colleghi dell’Universita’ della Tuscia e del National Institute of Health statunitense.

“Una delle caratteristiche piu’ comuni delle cellule tumorali e’ la loro instabilita’ genomica- spiega Pietro Pichierri, dell’Iss, responsabile della ricerca (finanziata da Telethon ed Airc)-. Nella maggioranza dei casi, l’instabilita’ genomica dei tumori deriva da un difetto dei sistemi cellulari che controllano l’accuratezza della replicazione dei cromosomi ad ogni divisione cellulare e la risposta al danno al Dna. Quindi e’ molto importante capire come nei tumori, ovvero in condizioni patologiche, viene gestito questo ”stress replicativo”, per comprendere come insorga l’instabilita’ genomica che, nelle neoplasie, e’ alla base dell’accumulo di mutazioni al Dna.

Inoltre, dal punto di vista della terapia, l’identificazione di meccanismi di gestione del Dna e dello ”stress replicativo” caratteristici di un dato tipo tumorale puo’ risultare molto importante per elaborare nuove strategie terapeutiche mirate”. Una delle proteine piu’ importanti che si occupa di rispondere ai problemi durante la replicazione e’ l’elicasi Wrn. Questa proteina si occupa di svolgere la doppia elica di Dna in risposta al danno o qualora l’apparato di replicazione trovi dei blocchi durante il suo cammino. Cosi” facendo, Wrn favorisce la riorganizzazione del Dna ripristinando la replicazione senza che si formino rotture al Dna e prevenendo quei rimaneggiamenti dei cromosomici tipici dei tumori.

“In questo studio- va avanti l”esperto- abbiamo scoperto un nuovo modo attraverso il quale la cellula sceglie con quale meccanismo riparare le rotture al Dna che possono avvenire durante la replicazione, un tipo di danno frequentemente indotto anche da agenti usati in terapia dei tumori. Questo meccanismo coinvolge la proteina Wrn e gli enzimi che controllano la progressione del ciclo cellulare, i quali attivando la funzione di Dna elicasi di Wrn, aiutano la riparazione delle rotture al Dna attraverso il sistema piu” accurato. Questa nuova funzione della proteina Wrn quindi e” fondamentale per far scegliere alla cellula il sistema di riparazione delle rotture piu” idoneo durante la replicazione, evitando che si accumuli instabilita’ genomica”. Questi risultati permettono di comprendere meglio non solo come i tumori possano accumulare instabilita’ genomica, ma, poiche’ la proteina Wrn e’ mutata nella sindrome genetica di Werner, potranno contribuire alla comprensione dei meccanismi molecolari alla base della sindrome stessa ed in particolare a spiegare l’accumulo di danno al Dna osservato nelle cellule dei pazienti affetti dalla sindrome.

(Wel/ Dire)

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