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Dolore cronico non oncologico. Se ne discute a Bruxelles

Dolore cronico non oncologico. Se ne discute a Bruxelles

Dolore cronico non oncologico. Se ne discute a Bruxelles
| giovedì 8 Dicembre 2016

anziano_8_25911-600x400Creazione di un network di centri di eccellenza europei che garantiscano accesso e continuita’ di cura, competenza, innovazione e una gestione del paziente appropriata, azioni concrete e campagne per incrementare l’awareness dei cittadini europei e delle istituzioni competenti sul tema del dolore cronico non oncologico.

Sono alcune delle richieste che Siha – Senior International Health Association pone alle Istituzioni europee rispetto al tema del dolore cronico, portando avanti la sua campagna di sensibilizzazione anche attraverso eventi destinati a far conoscere ai decisori i contenuti della ”Carta Europea dei Diritti dei Cittadini Over 65 con Dolore Cronico”, promossa dalla stessa Siha. Si e’ appena concluso a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, un incontro, organizzato con il contributo non condizionato di Medtronic, finalizzato a sensibilizzare i MEPs sul rilievo di una problematica che nei mesi scorsi e” stata affrontata anche in una dichiarazione scritta promossa da Siha, fatta propria da oltre 150 europarlamentari e rispetto alla quale i pazienti europei chiedono si crei un”ampia rete di sostegno tra le Istituzioni europee. Un europeo su cinque soffre di dolore cronico non oncologico, uno su quattro di dolore cronico severo. Tra i piu’ colpiti vi sono le persone over 65. Un anziano su due soffre infatti di questa patologia, a loro il dolore concede 7 anni di speranza di vita media. E’ a questi pazienti che si rivolge la ”Carta Europea dei Diritti dei Cittadini Over 65 con Dolore Cronico” elaborata su iniziativa della Siha, Senior International Health Association con la collaborazione di Pain Alliance Europe e di Senior Italia FederAnziani. Cosi” in un comunicato Siha Senior International Health Association.

“Abbiamo promosso una dichiarazione scritta per contrastare il dolore cronico perche’ desideriamo che questa patologia sia affrontata a livello europeo con azioni concrete”, dichiara Giovanni La Via, Presidente Commissione Ambiente, Sanita’ Pubblica e Sicurezza Alimentare del Parlamento Europeo. “Obiettivo della Carta- spiega Elio D”Orazio, Presidente di Siha- e’ la tutela del diritto alla salute dei cittadini che soffrono di questa patologia importante quanto trascurata, al fine di garantire loro l”accesso ai trattamenti, la continuita’ di cura, assicurare qualita’, sicurezza, equita’ ai pazienti anziani con dolore cronico, aiutare i Paesi Membri a salvaguardare i diritti dei pazienti stessi ed incrementare l’awareness sul dolore cronico a livello europeo affinche’ vengano definite delle direttive specifiche per risolvere i problemi legati al dolore cronico ed attuare le misure di tutela dei cittadini stessi”. Il mal di schiena, il dolore al cranio ed al collo, il dolore artritico e quello muscolare diffuso, sono le patologie piu” frequenti, a loro si associano sintomi quali la depressione, la perdita di relazioni sociali e di capacita” lavorative. Solo il 69% delle persone con dolore cronico nella Ue assicura di essere trattato e tra questi solo il 41% in maniera adeguata.

L’impatto del trattamento del dolore cronico sui sistemi sanitari e sui sistemi economici dei 28 Stati membri si traduce, per gli under 65, in pesanti perdite di giornate di lavoro, e, per tutti, ma soprattutto per gli anziani, in maggiori costi di trattamento socio-sanitario. Un paziente con dolore cronico non oncologico costa ai sistemi sanitari in media 2,6 volte in piu’ di un paziente senza dolore. Secondo una stima di Siha i costi sanitari totali diretti ed indiretti per le patologie di dolore cronico nei 28 Stati Membri variano dal 2% della Germania al 2,9% dell”Irlanda, con una media Ue del 2,4% ed un costo pari a 271 miliardi di euro all’anno. Le spese per gli anziani sono pari a quasi 90 miliardi di euro (si escludono i costi indiretti quali le giornate di lavoro perso). Eurostat indica che attualmente ci sono nella Ue 96,6 milioni di persone Over 65, pari al 19% della popolazione comunitaria, una cifra che e” destinata a salire fino a 125 milioni nel 2030, il 24,1%, e a sfiorare i 150 milioni nel 2050 (148 milioni per il 28,2% del totale). Cifre che fanno e faranno del dolore cronico degli anziani uno dei piu’ urgenti problemi di salute in tutto il continente europeo, conclude Siha Senior International Health Association. (Comunicati/Dire)

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