Si chiamerà NISS, Nucleo di Intervento Sanitario Speciale ed avrà base a Vicenza. La prima esperienza in Italia prendera’ il via giovedi 8 settembre.
![Esercitazione presso la Caserma Renato Del Din Vicenza. https://www.flickr.com/photos/usagvicenza/](/files/2016/09/image5.jpg)
Una squadra di pronto intervento sanitario, medici, infermieri e personale del Suem (Servizio urgenza emergenza medica) con competenze per affrontare un evento terroristico o per trattare vittime di esplosioni.
Una vera e propria novità in Italia nata dall’idea del Direttore del Suem, il dottor Federico Politi e dalla sua esperienza personale.
Politi infatti ha unito la sua esperienza come medico militare ai tanti corsi di emergenza e di medicina delle catastrofi condotti in Israele e negli Stati Uniti.
I componenti del Nucleo – 50 dipendenti circa del Suem – sono stati formati per essere operativi nel caso di un attacco terroristico. Tra gli argomenti di approfondimento: conoscenza delle armi utilizzate dai terroristi, gli effetti delle esplosioni, come muoversi in certe circostanze evitando di essere bersagli.
![Esercitazione presso la Caserma Renato Del Din Vicenza. https://www.flickr.com/photos/usagvicenza/](/files/2016/09/image4.jpg)
Alla base l’idea che l’intervento in determinati contesti terroristici fosse completamente diverso rispetto a situazioni “ordinarie” di soccorso, come ad esempio incidenti stradali. Gli operatori sono esposti a un pericolo estremo, quindi vanno attrezzati ad operare in modo diverso dal solito.
Particolari anche le dotazioni: infatti al Suem di Vicenza sono arrivati kit di ideazione militare che consentono interventi per bloccare emorragie e tamponare ferite in pochi secondi.
Per preparare il personale, l’Usl ha studiato a fondo gli effetti sui feriti negli attacchi più recenti, da Nizza a Bruxelles al Bataclan di Parigi. In caso di attentato, il personale è stato formato a procedere a sirene e lampeggianti spenti, ad attendere in sicurezza le «bonifiche» della polizia, ad intervenire strisciando o camminando carponi, a rimuovere i feriti il più velocemente possibile per metterli in punti sicuri.
Anche il nuovo logo Niss, nero con lo stemma regionale del 118 su un fondo giallo fluorescente e gli indumenti scuri sono parte della “strategia” di intervento: medici e infermieri devono il più possibile non fare da bersaglio ai terroristi, per poter salvare altre vite.
Fonte: Corriere di Verona
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