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La nuova Casa della Salute delle Terre d’acqua. Più Casa meno ospedale

La nuova Casa della Salute delle Terre d’acqua. Più Casa meno ospedale

La nuova Casa della Salute delle Terre d’acqua. Più Casa meno ospedale
| martedì 8 Novembre 2016
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Foto Paolo Righi – Ausl Bologna

La Casa della Salute delle Terre d’acqua, la prima ad essere inaugurata all’interno di un prefabbricato all’indomani del terremoto del 2012, ha da oggi la sua sede definitiva all’interno del Polo Barberini di Crevalcore, completamente ristrutturato grazie ad un investimento di oltre 7 milioni di Euro, da fondi europei, regionali e aziendali. 5.000 metri quadrati distribuiti su 3 piani, all’interno dei quali 40 tra medici, specialisti ed infermieri lavoreranno fianco a fianco per rispondere ai bisogni di salute e di assistenza dei cittadini di tutto il Distretto Pianura Ovest e promuoverne la salute a tutto tondo. Oltre 400 i cittadini che la frequenteranno ogni giorno.

Con la ristrutturazione del Polo Barberini si conclude la fase della emergenza sanitaria post-terremoto, come sottolineato simbolicamente questa mattina dalla chiusura da parte di Claudio Broglia, Sindaco di Crevalcore, del container che dal 1 ottobre 2012 ha ospitato la Casa della Salute, garantendo assistenza e cura ai cittadini del territorio.

La chiusura della sede provvisoria ha dato l’avvio alla inaugurazione, con la partecipazione, tra l’altro, di corpi bandistici, corali, gruppi di cammino e di 50 Associazioni di volontariato, attive nei 6 Comuni dell’Unione Terre d’acqua.

La festa proseguirà sino a sera anche all’interno della Casa, con visite guidate dagli operatori sanitari ed eventi che spaziano dalla promozione della salute alla musica e all’arte.

Alla inaugurazione hanno preso parte Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, Claudio Broglia, Sindaco di Crevalcore, Palma Costi, Assessore alle attività produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma della Regione Emilia-Romagna, Stefania Dal Rio, Responsabile DATeR di San Giovanni in Persiceto, Azienda USL di Bologna, Anna Filippini, Presidente del Comitato Consultivo Misto del Distretto Pianura Ovest, Chiara Gibertoni, Direttore Generale della Azienda USL di Bologna, Luca Pedretti, Medico di Medicina Generale, Luca Rizzo Nervo, Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria metropolitana di Bologna, Maria Pia Roveri, Vicesindaco di Crevalcore.

 

Riferimento per l’intero Distretto Pianura Ovest, la Casa della Salute delle Terre d’acqua affianca le altre 8 Case della Salute della Azienda USL di Bologna attive a Borgo Reno e San Vitale-San Donato a Bologna, e a Budrio, Casalecchio di Reno, Loiano, Ozzano, Sasso Marconi e Vergato nel resto dell’area metropolitana.

 

Più Casa meno ospedale, il valore della presa in carico multiprofessionale

Snodo significativo della rete dei servizi territoriali, la Casa è la porta d’ingresso al sistema metropolitano di offerta socio-sanitaria, e punta a dare risposte appropriate e tempestive ai tanti e diversi bisogni di prevenzione, cura e assistenza, semplici o complessi, privilegiando la presa in carico, i percorsi multi-specialistici integrati in continuità con quelli offerti dall’ospedale, la vicinanza ai luoghi di vita. Un luogo nel quale il cittadino trova i canali di accesso alla rete che già c’è, ma riordinati e riorganizzati in maniera da renderli più semplici, funzionali e sicuri, in grado di assicurare risposte più aderenti ai bisogni di cura, assistenza e promozione della salute.

Tutto ciò grazie ad una comunità di oltre 200 professionisti sanitari, medici di medicina generale e della continuità assistenziale, pediatri di libera scelta, professionisti ospedalieri e dei servizi territoriali, 40 dei quali operano all’interno della Casa, che integrano le proprie competenze in maniera da garantire risposte complete in ogni fase della malattia e in ogni luogo di cura.

La presa in carico multiprofessionale è uno dei tratti distintivi della Casa della Salute delle Terre d’acqua, ed è legata alla consuetudine dei Medici di Medicina Generale di questo territorio a lavorare in équipe, integrando le proprie competenze con specialisti ed infermieri, all’interno e all’esterno della Casa. Il terremoto ha accelerato i processi di integrazione tra i diversi professionisti della Casa della Salute. L’esperienza maturata lavorando fianco a fianco, già nelle prime ore successive al sisma, e poi all’interno del container, ha favorito infatti il consolidamento e lo sviluppo di modalità di relazioni professionali già avviate negli anni precedenti ma significativamente cresciute e rafforzate nel periodo post-sisma. Tutto ciò  ha avuto, peraltro, ricadute molto positive sulla qualità complessiva delle cure e della assistenza. A Crevalcore e in tutto il Distretto Pianura Ovest si registra, da almeno cinque anni, un trend progressivo di riduzione dei ricoveri ospedalieri e degli accessi in Pronto Soccorso, controbilanciata dal costante incremento dell’assistenza domiciliare, con valori più elevati di quelli dell’intero territorio metropolitano.

 

Tutti i servizi della Casa della Salute Terre d’acqua

La Casa della Salute delle Terre d’acqua può contare sulla presenza dei Medici di medicina generale di Crevalcore, in grado di assicurare la continuità del servizio dalle 8 alle 19.30, dal lunedì al venerdì, e il sabato dalle 9 alle 12. Accanto a loro i Pediatri di libera scelta, la Pediatria di comunità, il Punto prelievi, la Salute mentale, il Consultorio familiare e pediatrico, la Continuità assistenziale ed il LOOP (Laboratorio di Osservazione, Organizzazione e Prevenzione) per la prevenzione delle dipendenze. La Casa offre diverse specialistiche ambulatoriali, la distribuzione diretta dei farmaci, l’assistenza infermieristica ed è uno dei riferimenti per la presa in carico di persone fragili con patologie come scompenso cardiaco,  diabete e  broncopneumopatia cronica ostruttiva.

All’interno della Casa anche le attività di screening per la prevenzione del tumore del collo dell’utero e del colon-retto e per l’eventuale percorso di diagnosi e cura. Già attivi anche il Percorso nascita, con la presa in carico delle gravidanze fisiologiche ed i corsi di preparazione alla nascita. In arrivo, nei prossimi mesi, un nuovo servizio ecografico dedicato al Percorso Nascita.

Un peso crescente sarà assunto dalla medicina di iniziativa e dalla presa in carico proattiva, rivolta in particolare alle persone con fragilità. Già attivi i percorsi per lo scompenso cardiaco, il diabete, il tumore alla mammella, la salute mentale (progetto Leggieri).

 

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Foto Paolo Righi – Ausl Bologna

Tre piani di servizi, in un edificio storico che ora offre la massima sicurezza antisismica e risparmia energia

La Casa della Salute delle Terre d’acqua occupa due livelli del Polo Barberini, pian terreno e secondo, mentre il primo piano è interamente dedicato alla Casa Residenza per Anziani Barberini.

Al pian terreno trovano spazio il Punto di accoglienza, il CUP, 10 ambulatori dedicati ai Medici di medicina generale e ai Pediatri di famiglia, la Pediatria di comunità, la sala prelievi, il servizio di radiologia ed ecografia, lo screening per il tumore al colon-retto, l’ambulatorio infermieristico e quello dedicato ai pazienti fragili, la Continuità assistenziale e l’Area sociale e del Volontariato, di prossima attivazione.

Al secondo piano sono ospitati gli ambulatori specialistici di Cardiologia, Dermatologia, Epatologia, Neurologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria e Audiologia, ai quali si aggiungeranno quelli di Oncologia e Ortopedia. Accanto a questi, gli ambulatori di Ostetricia e Ginecologia con il Consultorio familiare, di Geriatria e disturbi cognitivi della memoria, della Salute mentale, di Diabetologia, la Farmacia ospedaliera che assicura la distribuzione diretta dei farmaci e dei presidi per diabetici e il LOOP (Laboratorio di Osservazione, Organizzazione e Prevenzione) per la prevenzione delle dipendenze. Completano il secondo piano i locali tecnici, mentre i depositi, gli spogliatoi del personale e gli archivi sono collocati al piano interrato ed in una struttura esterna, alla quale si accede attraverso un ampio tunnel coperto.

Il primo piano, invece, è dedicato alla Casa Residenza per Anziani Barberini, che torna a Crevalcore dopo il trasferimento a San Giovanni in Persiceto a causa del terremoto del 2012. La Casa Residenza per Anziani dispone di 10 camere singole e 8 doppie.

Completano la Casa della Salute la Neuropsichiatria Infantile e il Centro Accanto, dedicato alle persone adulte con disabilità, entrambi direttamente collegati al Polo Barberini.

L’intervento di ricostruzione e ristrutturazione del Polo Barberini si è sviluppato in due fasi. La prima ha riguardato l’adeguamento dell’edificio, che risale agli anni venti del XIX secolo, agli attuali criteri antisismici. Successivamente sono state realizzate le opere di ricostruzione interna, strutturale e impiantistica, e di finitura architettonica.

Particolare attenzione è stata dedicata al contenimento dei consumi energetici e all’impatto ambientale. La Casa è dotata, infatti, di un impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e calore, in grado di assicurarne la quasi autosufficienza energetica, con un risparmio di 36 mila metri cubi di metano all’anno. Il sistema di illuminazione, grazie all’impiego di lampade con reattore elettronico a basso consumo energetico e di sensori di luminosità collocati in ogni ambiente e in grado di regolare automaticamente accensione, spegnimento ed intensità della luce, garantisce una riduzione dei consumi energetici dell’80%.

Fonte: Ausl Bologna

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Foto Paolo Righi – Ausl Bologna
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Foto Paolo Righi – Ausl Bologna
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Foto Paolo Righi – Ausl Bologna
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Foto Paolo Righi – Ausl Bologna
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Foto Paolo Righi – Ausl Bologna

 

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