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Ricciardi (ISS): aspettativa vita in Campania e Sicilia al minimo dal Dopoguerra

Ricciardi (ISS): aspettativa vita in Campania e Sicilia al minimo dal Dopoguerra

Ricciardi (ISS): aspettativa vita in Campania e Sicilia al minimo dal Dopoguerra
| mercoledì 16 Novembre 2016

Il livello dell’aspettativa di vita “al Sud e’ progressivamente diminuito, fino al punto di far perdere tutti i guadagni maturati dall’immediato Dopoguerra del secondo conflitto mondiale, con Campania e Sicilia su valori oggi uguali rispettivamente a quelli di Bulgaria e Romania, mentre i cittadini di Marche e Trento hanno davanti a se’ gli stessi anni di vita degli svedesi”.

Lo ha detto Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanita’, durante l’inaugurazione dell’anno accademico al Campus BioMedico, a Roma. Nella sua lectio magistralis, Ricciardi ha snocciolato in anteprima i numeri ”shock” dell’Osservatorio nazionale sulla salute delle regioni italiane, da lui fondato nel 2002, relativi all’aumento delle diseguaglianze in fatto di tutela della salute degli italiani negli ultimi 15 anni. Dati che mostrano, come ha sottolineato Ricciardi, come la denuncia parta da quelli che lui stesso definisce i “frutti amari del federalismo sanitario spinto e non solidale di questi anni”. “Ormai in Campania e Sicilia si ha una speranza di vita alla nascita di 4 anni inferiore rispetto a Trento e alle Marche, ma mentre i fattori di rischio per la nostra salute restano distribuiti in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, la disponibilita’ e l’accesso ai servizi sanitari- ha spiegato Ricciardi- penalizzano i cittadini del Sud e delle regioni centrali in piano di rientro”. “Gli screening oncologici- ha aggiunto- coprono la quasi totalita’ della popolazione in Lombardia, ma appena il 30 per cento dei residenti in Calabria. Moltiplichiamo questo per le diverse funzioni di assistenza e prevenzione sanitaria e avremo il capovolgimento ai danni del Sud e di parte del Centro di questi anni, dopo che per oltre un quarantennio il Paese aveva omogeneamente guadagnato in media 2 mesi di vita l”anno. Non si dica pero’ che tutto dipende dalla carenza di risorse- ha detto- perche’ a fare la differenza e’ invece la capacita” di organizzare la sanita’ sul territorio, visto che in regioni come Lazio e Puglia l’aspettativa di vita scende mentre la spesa resta stabile, al contrario delle regioni settentrionali, dove a un contenimento delle spese ha fatto riscontro un aumento della stessa aspettativa di vita”. (Fla/ Dire)

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