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Trauma cranico nel bambino. Cosa fare?

Trauma cranico nel bambino. Cosa fare?

Trauma cranico nel bambino. Cosa fare?
| venerdì 17 Giugno 2016

Il più delle volte quando un bambino batte la testa, si tratta di un trauma banale che non necessita di trattamenti. Solitamente il bambino piange per lo spavento o per il dolore, ma il pianto non dura più di qualche minuto. Sarebbe opportuno, per ridurre il gonfiore, applicate una pezza fredda per 20 minuti e tenete sotto osservazione il bambino. Se il bambino si presenta sveglio e risponde si tratta di un trauma cranico modesto e non ha bisogno di accertamenti: questo è quello che capita nella stragrande maggioranza dei casi. Tutti i bambini cadono e battono la testa, pochissimi sono quelli che hanno conseguenze gravi, ma se si hanno dubbi o sembra che il trauma sia stato violento, conviene contattare il pediatra di fiducia, descrivendo l’accaduto.
I segni che possono indicare un trauma importante sono i seguenti:
• il bambino presenta mal di testa che non passa e sembra peggiorare;
• è confuso e parla in modo strano;
• ha giramenti di testa continui o che tornano improvvisamente;
• ha un comportamento anormale ed è fortemente irritabile;
• vomita all’improvviso, senza segni di nausea e indipendentemente dai pasti più di 2 o 3 volte consecutive;
• ha difficoltà motorie;
• presenta sanguinamento o fuoriuscita di liquido acquoso dall’orecchio o dal naso;
• ha una sonnolenza strana ed esagerata e ha difficoltà a svegliarsi;
• ha una pupilla (la parte centrale nera dell’occhio) più grande dell’altra;
• vede delle macchie ;
• presenta un pallore esagerato che dura oltre un’ora;
• ha convulsioni;
• non riconosce i familiari;
• ha un’eccessiva debolezza delle gambe o delle braccia;
• sente dei fischi persistenti nelle orecchie.

Se l’urto dovesse essere stato violento, il bambino dovrebbe essere sorvegliato molto da vicino nelle 24 ore successive al trauma e poi, per qualche altro giorno, dovrebbe essere tenuto ancora sotto osservazione per il rischio di qualche manifestazione tardiva.

Non tenere sveglio il bambino a tutti i costi, se ha sonno fatelo dormire, ma durante il sonno, ogni 2-3 ore (mettetevi la sveglia), andare a controllare che dorma serenamente: provare a toccarlo o spostargli un braccio e osservare se fa i normali movimenti nel sonno; se sembra che non reagisca, svegliarlo per osservare se vi riconosce e vi risponde.

Si può stare tranquilli, durante questo periodo di osservazione il bambino sta bene, se invece perde conoscenza, è meglio recarsi al pronto soccorso.

FONTE UPPA.IT (un pediatra per amico)

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