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Un ictus ogni due secondi. Arriva la Carta Diritti pazienti

Un ictus ogni due secondi. Arriva la Carta Diritti pazienti

Un ictus ogni due secondi. Arriva la Carta Diritti pazienti
| sabato 5 Novembre 2016

L’ictus e’ una delle principali cause di mortalita’ e una delle principali cause di disabilita”. Oltre 17 milioni di persone nel mondo sono colpiti da ictus ogni anno (200mila in Italia) e sei milioni sono le vite perse per questa patologia. Ogni due secondi qualcuno e’ vittima di un ictus, indipendentemente dall’eta’ o dal sesso. Dietro questi numeri, pero’, ci sono vite reali. Nonostante queste statistiche sconcertanti, molte persone colpite da ictus non sono in grado di accedere alle cure, alla riabilitazione e al sostegno che potrebbero garantire maggiori possibilita’ di un buon recupero funzionale e una vita piu’ sana, piu’ produttiva e indipendente.

La Carta dei Diritti della Persona Colpita da Ictus e’ una priorita’ importante per la World Stroke Organization (Organizzazione Mondiale dell’Ictus). Questi diritti identificano gli aspetti della cura che sono importanti per tutti i pazienti colpiti da ictus e per i loro familiari, in tutto il mondo. Gia” dieci anni fa nel Consensus Statement della World Stroke Organization era stato sottolineato che tutti i pazienti con ictus in Europa dovessero essere ricoverati e trattati in una Stroke Unit eppure non e’ ancora cosi’ per tutti e in Italia ne mancano all’appello circa il 50% rispetto al fabbisogno territoriale. La Carta dei Diritti e’ uno strumento che puo’ essere utilizzato per comunicare cio’ che le persone colpite da ictus pensano sia piu” importante per il loro recupero. Molti aspetti di assistenza considerati importanti per le persone colpite da ictus e inclusi in questo documento, hanno dimostrato di ridurre la mortalita’ e la disabilita’ dopo ictus.


ictus-clinica-sintomi-cardiotool-415x260-600x400“L’ictus e’ la prima causa di disabilita’ in eta’ adulta e puo’ lasciare esiti neurologici come paresi di un lato del corpo, difficolta’ di parola e della vista e causare l’insorgenza di epilessia e demenza vascolare- racconta la Professoressa Valeria Caso Neurologa presso l’Ospedale Misericordia di Perugia e Presidente dell”European Stroke Organization- eppure molti dei 200mila casi che si verificano ogni anno in Italia sarebbero prevenibili, ad esempio monitorando e tenendo sotto controllo l’ipertensione arteriosa (che e’ un importante fattore di rischio) e la fibrillazione atriale; moderni ed avanzati sistemi di monitoraggio del ritmo cardiaco, talmente piccoli da poter essere impiantati sotto la pelle, permettono di controllare le alterazioni del cuore e stabilire una corretta terapia anticoagulante, abbattendo cosi’ il rischio di ictus e delle sue recidive”.

Lo hanno raccomandato anche i cardiologi europei nelle recentissime Linee Guida dell’European Society of Cardiology 2016 in cui e’ stato indicato che a seguito di un ictus criptogenico, quello di cui non e’ nota la causa primaria, e’ opportuno utilizzare un monitor cardiaco impiantabile per diagnosticare la Fibrillazione Atriale e se presente, ricorrere alla terapia con anticoagulanti orali con lo scopo di prevenire “recidive” ovvero un possibile secondo evento di ictus. Recidive che impattano pesantemente sui dati epidemiologici con circa 39mila casi l’anno pari al 20% di tutti gli ictus.

La Carta dei Diritti della Persona Colpita da Ictus non e’ un documento legale ma e’ stata sviluppata da un gruppo di pazienti colpiti da ictus e familiari/assistenti di ogni regione del mondo che hanno completato i questionari atti a capire eventuali differenze ed esigenze peculiari nelle diverse parti del mondo. Le loro risposte hanno dimostrato che cio” che e” considerato importante per il recupero dall’ictus non varia in funzione del paese di provenienza.

(Comunicati/Dire)

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