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Autismo, Lorenzin: “Entro 14 giorni operativa cabina regia”

Autismo, Lorenzin: “Entro 14 giorni operativa cabina regia”

Autismo, Lorenzin: “Entro 14 giorni operativa cabina regia”
| mercoledì 1 Marzo 2017

untitled-14-600x400“Anticipo che si sta provvedendo alla costituzione della Cabina di Regia, prevista nell’intesa acquisita in Conferenza unificata, che sara’ operativa entro due settimane e che avra’ il compito di coordinare tutte le iniziative sull’autismo finalizzate a dare piena attuazione alle nuove disposizioni legislative”. Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in audizione presso la Commissione per l’Infanzia e l’Adolescenza della Camera, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla tutela della salute psicofisica dei minori.

“Desidero ricordare, inoltre- ha proseguito Lorenzin- come recenti specifiche disposizioni di legge si siano occupate dell’autismo, a dimostrazione della grande attenzione riservata al tema. Mi riferisco, innanzitutto, alla Legge 18 agosto 2015, n. 134 ‘Disposizioni in materia di prevenzione, cura e riabilitazione delle persone affette da autismo e di assistenza alle famiglie’, che prevede una serie di adempimenti tra i quali, per quanto riguarda il ministero della Salute: l’aggiornamento delle Linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualita’ e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nei disturbi pervasivi dello sviluppo, con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico’ e la promozione di progetti di ricerca riguardanti la conoscenza del disturbo dello spettro autistico”.

Ha aggiunto il ministro: “Successivamente, la Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilita’ per l’anno 2016), all’art.1, comma 402, ha previsto ‘al fine di garantire la compiuta attuazione della Legge 18 agosto 2015, n.134, l’istituzione nello stato di previsione del ministero della Salute del fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico, con una dotazione di 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2016 e la predisposizione di un decreto ministeriale volto a stabilire i criteri e le modalita’ di utilizzo di tale fondo; il decreto e’ stato recentemente approvato in Conferenza Unificata il 22 dicembre 2016”.

Secondo Lorenzin, la consapevolezza della complessita’ del fenomeno dell’autismo “con tutte le sue implicazioni sulla tenuta del tessuto familiare e le ricadute di ordine sociale- ha sottolineato- ha richiesto un impegno urgente e concreto da parte delle ostituzioni, centrali e regionali, in stretto raccordo con le Associazioni dei familiari. Proprio tali considerazioni e l’esigenza di dare, appunto, sostegno a questi interventi hanno portato il ministero ad elaborare, in collaborazione con l’Istituto superiore di sanita’ e in raccordo con le Regioni, una linea di indirizzo che si configura come un vero e proprio piano di azioni per il miglioramento della qualita’ e dell’appropriatezza degli interventi nel settore. Mi riferisco alle ‘Linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualita’ e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nei Disturbi pervasivi dello sviluppo (DPS), con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico’, approvato come accordo nella seduta della Conferenza unificata del 22 novembre 2012, e pienamente operativo in quanto gia’ recepito dalla maggior parte delle Regioni”.

In particolare, il Piano fornisce indicazioni omogenee “per la programmazione, attuazione e verifica dell’attivita’ per i minori e adulti affetti da autismo- ha aggiunto il ministro- per consolidare la rete dei servizi e migliorarne le prestazioni, favorendo il raccordo e il coordinamento tra tutte le aree operative coinvolte”. Per meglio supportare l’applicazione del Piano Autismo, il ministero ha chiesto “all’Istituto superiore di sanita’ di avviare nel 2013, in raccordo con gli assessorati alla Sanita’ regionali, una ‘indagine conoscitiva sulla rete dei servizi che operano sul territorio nazionale’ a favore delle persone con disturbi dello spettro autistico e delle famiglie, al fine di creare una mappa dinamica dell’esistente ed offrire cosi’ un quadro aggiornato dell’offerta, da cui partire per una caratterizzazione epidemiologica del fenomeno e della risposta assistenziale, finalizzata anche ad orientare meglio le strategie di programmazione sociosanitaria nazionale, regionale e locale”.

Il tema dell’autismo e’ stato inoltre inserito anche tra le priorita’ del ‘Piano di azioni nazionale per la salute mentale’ (PANSM), approvato in Conferenza Unificata il 24 gennaio 2013, proprio “per la necessita’ di integrare i diversi approcci istituzionali, organizzativi e clinici al problema- ha fatto sapere Lorenzin- che e’ di natura complessa, ed anche per garantire la continuita’ della cura nel passaggio dall’eta’ evolutiva all’eta’ adulta”. Nell’ambito delle azioni programmatiche per la tutela della salute mentale in infanzia e adolescenza, il Piano raccomanda “gli interventi precoci e tempestivi nei confronti dei disturbi psichici adolescenziali e giovanili (fascia di eta’ 15-21 anni), anche attraverso l’elaborazione di progetti sperimentali che prevedano la creazione di e’quipe integrate, dedicate alla prevenzione e alla presa in carico precoce”. Un ulteriore impegno in questa direzione, al fine di favorire l’importanza della promozione e del potenziamento della ricerca in questa area e’ “certamente il finanziamento dedicato dal ministero nell’ambito del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) e della ricerca finalizzata. Mi riferisco, in particolare, al sostegno del progetto di rete ‘Italian Autism Spectrum Disorders Network: filling the gaps in the National Health System care’, presentato nell’ambito del Bando ricerca finalizzata 2013, interamente dedicato alla diagnosi e intervento precoce dei disturbi dello spettro autistico; e al progetto finanziato con i fondi CCM 2012 dal titolo ‘Network Italiano per il riconoscimento precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico (NIDA)’, mirato all’istituzione di un network italiano per l’individuazione precoce di atipicita’ evolutive in una popolazione a rischio di disturbi dello spettro autistico- ha infine conlcuso il ministro della Salute- per prevenire o moderare le successive anomalie socio-comunicative e comportamentali”. (Cds/ Dire)

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