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Da Napoli le linee nazionali per web

Da Napoli le linee nazionali per web

Da Napoli le linee nazionali per web
| martedì 9 Maggio 2017

Innovazione tecnologica sta cambiando approccio alla professione (DIRE – Notiziario settimanale Psicologia)

Roma, 9 mag. – L’innovazione tecnologica sta cambiando l’approccio alla psicologia, ampliando la gamma di interventi e allargando in maniera esponenziale la platea dei possibili utenti. Una transizione che non sostituisce, ma affianca la consulenza tradizionale e che, oltre alle enormi potenzialita’, mostra anche una serie di rischi.

girl-1064659_640-600x400Per questo il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop) si e’ riunito a Napoli per riflettere su questi temi e mettere in campo linee guida adeguate ai progressi tecnologici con il convegno ‘L’intervento psicologico tra luoghi virtuali e luoghi reali’. Anche i dati dimostrano che una parte della crescente domanda di psicologia si riversa su internet. I risultati di un’indagine riportata nel documento elaborato per il convegno dalla commissione Atti tipici del Cnop evidenzia come, su un campione di 389 siti che offrono prestazioni psicologiche online, il 16% degli intervistati dichiara di utilizzare gia’ internet per le consulenze, il 54% e’ interessato ed e’ pronto a cogliere quest’opportunita’ dopo un’adeguata formazione e una maggiore chiarezza del quadro deontologico di riferimento.

Nel complesso, quindi, il fenomeno e’ in espansione ma e’ frenato da una scarsa conoscenza e da una normativa di riferimento non sempre chiara. Individuare criteri unanimemente riconosciuti dalla comunita’ professionale per un ‘luogo’ difficilmente regolabile come internet, diventa un passo decisivo per tutelare gli utenti e i professionisti, per promuovere la professione e per cogliere appieno le potenzialita’ di questo strumento.

Una di queste e’ sicuramente l’accessibilita‘: le nuove tecnologie azzerano le barriere architettoniche e si mostrano un validissimo strumento di assistenza e intervento in particolare per le persone con disabilita’, ma cio’ e’ altrettanto vero per coloro che vivono in zone remote e con difficolta’ di raggiungere i grandi centri. I principali aspetti critici, dallo scetticismo sull’efficacia alla scarsa conoscenza dello strumento digitale, passando per la mancanza di formazione specialistica, si ripropongono e si amplificano con le applicazioni e con la realta’ virtuale.

Nel primo caso si assiste a un proliferare caotico di app a carattere psicologico per smartphone e tablet con funzione di diagnosi, prevenzione, sostegno, sino alla consulenza e alla riabilitazione, spesso senza alcuna indicazione chiara per l’utenza riguardo l’affidabilita’ e validita’ del prodotto e senza una consulenza psicologica per lo sviluppo e la validazione dell’app. Sono state colte solo in parte le enormi potenzialita’ offerte dalla realta’ virtuale.

Basti pensare alla creazione di ambienti simulati per aiutare il paziente ad affrontare le paure o a gestire i desideri. Un esempio e’ il lavoro che si puo’ svolgere sui disturbi dell’attenzione, sulla dipendenza dal cibo, ma anche sullo stress post traumatico. Lavorando sulla dimensione del tempo, infatti, si puo’ far rivivere l’esperienza, modificare ricordi e vissuti emotivi per arrivare a una sorta di adattamento. Su questi temi relativi alle nuove tecnologie e all’utilizzo di internet, gli psicologi possono dare un apporto fondamentale promuovendo lo sviluppo di una ‘cultura d’uso’ dei mezzi informatici e delle nuove tecnologie.

Gia’ negli scorsi anni il Cnop aveva individuato dei criteri di massima (Linee guida per le prestazioni psicologiche via internet e a distanza), suggerendo cautela nell’impiego di tali mediazioni tecnologiche poiche’ non si era ancora in possesso di un’adeguata documentazione scientifica relativa agli esiti e all’efficacia di tali metodologie. I passi in avanti compiuti sul fronte della ricerca e della sperimentazione hanno portato al superamento di questo documento. Il convegno di Napoli ha rappresentato un’occasione per un approfondimento e per aggiornare la posizione degli psicologi italiani anche sul fronte delle nuove linee guida. (Wel/ Dire)

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