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Lorenzin: su AIDS dobbiamo riattivare l’allarme

Lorenzin: su AIDS dobbiamo riattivare l’allarme

Lorenzin: su AIDS dobbiamo riattivare l’allarme
| lunedì 27 Novembre 2017

2017112702087100982I dati ci preoccupano per il trend che ci puo’ essere nel prossimo futuro. Ci troviamo in una situazione completamente diversa dagli Anni 80, pero’ abbiamo registrato un incremento dell’Aids e delle malattie sessualmente trasmissibili. Incremento dovuto, nella maggior parte dei casi, ad un abbassamento della percezione del rischio, con comportamenti non corretti e non protetti, che portano all’insorgenza di malattie in alcuni casi veramente gravissime e altre di cui non avevamo piu’ neanche la contezza, come la sifilide e la gonorrea. Dobbiamo rialzare immediatamente il livello di attenzione rispetto alle malattie sessualmente trasmissibili che, ricordo, sono uno degli elementi principali per un corretto stile di vita e per guadagnare salute“.

Cosi’ il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine della presentazione di ‘Con l’Hiv non si scherza, proteggi te stesso e gli altri‘, la campagna promossa dal ministero della Salute per diffondere la consapevolezza della necessita’ della prevenzione rispetto all’Aids e alle malattie sessualmente trasmissibili.

È salita l’eta’ media in cui viene fatta la diagnosi e questo e’ un altro problema– aggiunge- Prima c’era un’attenzione maggiore, si ricorreva ai test e a ci arrivavamo persone che avevano contratto l’Hiv ma non avevano ancora l’Aids in modo conclamato. Oggi purtroppo ci arrivano pazienti, anche molto giovani, che hanno gia’ l’Aids conclamato, con tutto cio’ che vuol dire dal punto di vista della terapia. È molto meglio intercettare il paziente prima che si manifesti la malattia nella sua interezza per poter agire con nuovi farmaci e, quindi, avere una vita sicuramente migliore. Dall’altra parte c’e’ la prevenzione, quindi una maggiore consapevolezza dei fattori di rischio, di come si puo’ trasmettere la malattia, che la malattia non e’ scomparsa e che l’unico modo per combatterla veramente e’ proteggersi“.

E sul basso livello di consapevolezza sui rischi che si corrono rispetto alle malattie sessualmente trasmissibili e sull’Aids il ministro sottolinea: “È come se fosse scomparsa dall’orizzonte. Non e’ cosi’ ed e’ il motivo per cui con il ministero abbiamo pensato ad una serie di campagne modulate su diverse fasce d’eta’ e sensibilita’ per cercare di riattivare un allarme in questo senso. I dati sulla mortalita’ fortunatamente rientrano in un ambito fisiologico, perche’ i farmaci a disposizione permettono di avere una vita non semplicissima e di cronicizzare la malattia. Molti non fanno i test per paura e invece avere farmaci e accesso alle terapie e’ estremamente importante. Non si scherza con l’Hiv, non si scherza con le malattie sessualmente trasmissibili, bisogna proteggere se stessi e gli altri, avere rispetto di se’ e del partner. L’unico modo che abbiamo per evitare che queste malattie rientrino nelle nostre vite- conclude- e’ fare prevenzione, essere consapevoli e responsabili”. (Ara/ Dire)

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