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Repubblica di San Marino. Una campagna per spiegare quando e’ giusto chiamare il 118

Repubblica di San Marino. Una campagna per spiegare quando e’ giusto chiamare il 118

Repubblica di San Marino. Una campagna per spiegare quando e’ giusto chiamare il 118
| domenica 2 Luglio 2017

La chiamata di soccorso riveste un ruolo molto importante per garantire un intervento efficace e in grado di salvare la vita. In caso di emergenza, quindi, è fondamentale adoperarsi per avvertire le forze dell’ordine e soprattutto i soccorsi, nel caso siano presenti dei feriti o ci siano persone che accusano malori.

È però altrettanto importante, e indice di una cittadinanza informata, non chiamare i soccorsi se questi non sono necessari.
Per orientarsi al meglio e capire quando e come chiamare il 118, il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Stato di San Marino ha elaborato e diffuso da tempo un volantino contenente alcune informazioni utili.

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Il 118 è infatti, il numero telefonico per la richiesta di soccorso sanitario: la telefonata è gratuita da qualsiasi telefono.

Per ottenere un intervento tempestivo e una risposta sanitaria adeguata alle condizioni dell’infortunato, è necessario che l’utente che chiama il 118 collabori con l’operatore della centrale. Quest’ultimo, formulando alcune semplici domande, è in grado di identificare la gravità della situazione e di stabilire la tipologia di intervento migliore. A seconda della richiesta di soccorso è possibile porre in atto misure correlate alla gravità prevista.

Nel volantino vengono indicati i casi in cui chiamare il 118 e cioè per: grave malore; incidente di rilievo, domestico, sportivo stradale o sul lavoro; ricovero urgente; situazione certa o presunta di pericolo di vita.

“Quando si assiste a un incidente – spiega il Dott. A. Morri, Direttore del Pronto Soccorso – non sempre è opportuno chiamare il 118: bisogna prima verificare che vi siano degli infortunati. Nel momento in cui si decide di effettuare la chiamata, è fondamentale mantenere la calma e rispondere con precisione alle domande dell’operatore. Fornire dati completi ed esaurienti non significa perdere tempo prezioso, vuol dire guadagnarlo. A volte vuol dire salvare una vita”.

Le domande dell’operatore riguardano infatti il nome e il numero di telefono di chi chiama, il nome della persona da soccorrere se conosciuta, il luogo dove è successo il fatto per cui si chiama (indirizzo preciso o eventuali punti di riferimento via o piazza, ecc.), se la persona è cosciente o meno, cosa è successo (persona ferita, malore…), il tipo di evento (incidente, esplosione, infortunio sul lavoro, ecc…), il numero e le condizioni delle persone coinvolte.

Ci sono poi tutti quei casi in cui non è assolutamente indicato chiamare il 118

Non si deve infatti chiamare il numero del soccorso sanitario: per avere informazioni socio sanitarie (circa visite specialistiche, orari ambulatoriali, prenotazioni,  ecc…); perché non si trova il proprio medico curante e non si tratta di un caso urgente; perché c’è un incidente o un incendio senza feriti; per richiedere un’ambulanza per un intervento che non e urgente (per un ricovero/esami programmati oppure per le dimissioni ospedaliere); perché si assiste a una rissa o si è di fronte a una persona ubriaca che minaccia l’ordine pubblico (in tali casi si chiama le forze dell’ordine digitando il 112 o il 113).

 

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