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Smog, Bonelli: “84.000 vittime all’anno per l’inquinamento”

Smog, Bonelli: “84.000 vittime all’anno per l’inquinamento”

Smog, Bonelli: “84.000 vittime all’anno per l’inquinamento”
| domenica 8 Gennaio 2017

smog_trafficoROMA – “84.400 vittime all’anno nel nostro Paese stimate dall’Agenzia Europea dell’Ambiente a causa dell’inquinamento, a questo dato bisogna unire lo studio della rivista medica Lancet che collega lo smog ai danni al cervello – spiega in una nota il membro dell’Esecutivo Nazionale dei Verdi Angelo Bonelli.

“Esattamente un anno fa- prosegue- abbiamo presentato ai titolari dei dicasteri all’Ambiente, della Salute e delle Infrastrutture il nostro dossier Di Smog Si Muore nel quale avevamo snocciolato dati e cifre che descrivono l’emergenza inquinamento in Italia: – 84.400 vittime all’anno nel nostro Paese a causa dello smog (dati Agenzia Europea dell’Ambiente) – 226 miliardi di euro di spese e di perdite per la collettività che rappresenta il 14,6% del PIL italiano (statistiche del’OMS) – 25.000 decessi l’anno in meno grazie alla completa adesione ai limiti di legge previsti dalla normativa europea e nazionale (progetto VIIAS) – nelle zone più inquinate di Roma, come l’Aurelia, c’è un aumento della mortalità del 7% rispetto alla media per lo smog, in tutta la Capitale più di 1000 morti/anno (progetto VIIAS)

“In Italia è assodato che ci sia una emergenza sanitaria legata all’inquinamento – prosegue l’ecologista – ma la politica (sia al Governo che all’opposizione) non sta affrontando con la necessaria determinazione il problema. Per questo chiediamo ancora una volta che ci sia una sessione straordinaria del Parlamento a Camere riunite che discuta dei provvedimenti strutturali da adottare per contrastare questa emergenza sanitaria. Tra l’altro l’inquinamento del traffico spesso si somma a quello delle grande aree industriali che coinvolgono tutto lo stivale: da Priolo a Taranto passando per Piombino e Trieste.”

“Questa emergenza – conclude Bonelli – oltre ad avere gravi conseguenze sanitarie rappresenta un costo sociale elevatissimo per tutta la collettività e costi economici sicuramente superiori a quelli necessari per i provvedimenti preventivi che abbiamo indicato nel nostro dossier. Ancora una volta invitiamo il Governo a farsi carico del problema urgentemente.” DIRE

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