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Glaucoma, fatevi sempre controllare dall’oculista. La prevenzione può salvare la vista

Glaucoma, fatevi sempre controllare dall’oculista. La prevenzione può salvare la vista

Glaucoma, fatevi sempre controllare dall’oculista. La prevenzione può salvare la vista
| martedì 13 Marzo 2018

Una settimana, dall’11 al 17 marzo, dedicata alla prevenzione e all’informazione sul «ladro silente della vista»: il glaucoma, malattia degenerativa che colpisce solo in Italia oltre un milione di persone, la metà delle quali non è neppure consapevole di esserne affetta. A promuoverla è l’Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità (Iapvb Italia onlus), con iniziative gratuite in oltre novanta città.

Glaucoma: di cosa si tratta?
Il glaucoma, che colpisce 55 milioni di persone nel mondo,è la prima causa planetaria di cecità irreversibile e si manifesta quasi sempre coinvolgendo i due occhi, danneggiando il nervo ottico. Nella maggior parte dei casi il glaucoma è associato a un aumento della pressione interna dell’occhio che causa, nel tempo, danni permanenti alla vista: accompagnati da riduzione del campo visivo e alterazioni della papilla ottica, visibili all’esame del fondo oculare.

«Una semplice visita oculistica è sufficiente a diagnosticare un glaucoma in fase iniziale o ancora non grave – sottolinea Giuseppe Castronovo, presidente della Iapb Italia onlus -. È necessario sottoporsi con regolarità a controlli oculistici, specialmente in presenza di fattori di rischio quali età, precedenti familiari, miopia elevata». La frequenza del glaucoma, infatti – malattia con spiccati caratteri di ereditarietà, pur non essendo un’esclusiva dell’anziano, aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età. Da qui il consiglio rivolto agli over 40: sottoporsi a un controllo oculistico che comprenda anche la misurazione della pressione oculare.

L’impatto sulla qualità della vita
Finora si è sempre pensato che il glaucoma creasse meno limitazioni nella vita quotidiana poiché preserva la capacità visiva centrale peggiorando solo quella periferica. Ma in realtà, non è così.

«All’inizio il campo visivo viene danneggiato nella sua porzione periferica, per cui il paziente percepisce di meno il problema perché riesce a vedere bene ciò che ha di fronte – afferma Carlo Nucci, direttore dell’unità operativa complessa di oculistica del Policlinico di Roma Tor Vergata -. Ma man mano che il glaucoma progredisce, la percezione dello spazio intorno a sé diminuisce e nascono delle difficoltà in alcune delle attività quotidiane».

Una prima importante conseguenza del paziente con glaucoma è il rischio di cadere anche dentro casa, come peraltro dimostrato da diversi studi. «Il maggior rischio di caduta è legato alla riduzione del campo visivo – prosegue l’esperto -. Soprattutto quando la malattia interessa la porzione inferiore, la persona ha maggiori difficoltà a vedere le buche per strada, i gradini, le scale ed è più facile cadere oppure urtare contro qualcosa. Ma nel tempo si è scoperto pure che il problema è dovuto a un’alterazione dell’equilibrio».

L’importanza della prevenzione
Dunque, per non dover subire tutte queste limitazioni, è fondamentale fare prevenzione senza aspettare la terza età: «Negli stadi iniziali della malattia il glaucoma può essere asintomatico – dichiara Michele Rinaldi, docente di oftalmologia presso l’Università Luigi Vanvitelli (ex Sun) di Napoli -. Senza la corretta prevenzione, può pertanto essere diagnosticato solo in una fase avanzata del suo decorso, quando ormai sono manifeste importanti e irreversibili perdite del campo visivo».

Ecco perché bisogna iniziare a controllare la vista precocemente. La diagnosi di questa malattia viene fatta misurando la pressione intraoculare, le fibre del nervo ottico e i difetti del campo visivo. Il glaucoma, è bene dirlo, può comunque manifestarsi a qualsiasi età. Si parla infatti di glaucoma congenito e giovanile, per identificare i pazienti più precoci. Quest’ultimo, aggiunge Rinaldi, «può manifestarsi tra i dieci e i 35 anni, in pazienti inizialmente asintomatici.
Per questo una corretta prevenzione del glaucoma andrebbe fatta già nei bambini, con una banale misurazione della pressione intraoculare e un esame del fondo oculare: ponendo particolare attenzione all’analisi del nervo ottico».

Fonte La Stampa

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