Salta al contenuto
Quasi 4 milioni di italiani a letto con l’influenza: mai così tanti ammalati dal 2004

Quasi 4 milioni di italiani a letto con l’influenza: mai così tanti ammalati dal 2004

Quasi 4 milioni di italiani a letto con l’influenza: mai così tanti ammalati dal 2004
| martedì 23 Gennaio 2018

Il virus dell’influenza cambia pelle, aggira la barriera del vaccino più diffuso e fa il record di allettati: quasi 4 milioni dall’inizio dell’epidemia, 832mila solo nella seconda settimana di gennaio. Numeri che non si vedevano dalla stagione 2004-2005, rimarcano i curatori del bollettino Influnet dell’Istituto superiore di sanità (Iss), che monitora l’andamento dell’influenza. Il virus probabilmente ha raggiunto il suo picco apprestandosi, almeno si spera, a battere lentamente in ritirata, dopo aver messo a tappeto esattamente 3 milioni e 883mila italiani. L’incidenza è ancora molto alta, pari 13,73 casi ogni mille assistiti, ma gli esperti dell’Iss registrano una lieve flessione della curva epidemica «che fa ben sperare», rassicurano.

Intanto però a farne le spese sono soprattutto i bambini sotto i 5 anni, alcuni dei quali stanno in questi giorni affollando i pronto soccorso pediatrici per complicanze alle vie respiratorie. Colpa di uno dei due ceppi B del virus, quello della famiglia Yamagata. «In Italia – spiega il Professor Giovanni Corsello, pediatra con una cattedra all’Università di Palermo- non si vedeva da sei anni, motivo per cui i più piccoli, se non vaccinati, non hanno costruito gli anticorpi necessari a respingerlo». Appunto il vaccino. Molti lo hanno fatto ma sono finiti ugualmente sotto le coperte e hanno finito per trasformarsi in untori, perché questa variante del virus tende più delle altre a trasmettersi con facilità. Questo perché i calcoli statistici che si fanno ogni anno per prevedere quali varianti del virus occorrerà fronteggiare non avevano considerato l’ipotesi che questa del ceppo B rialzasse la testa. Conseguentemente il vaccino trivalente, quello più diffuso non contiene gli antigeni al Yamagata, che sta scorazzando soprattutto tra i più piccoli. Lo contiene invece il vaccino quadrivalente e quello adiuvato Flued, che si somministra agli anziani per stimolarne maggiormente le difese immunitarie più deboli.

«Il virus del ceppo B che sta circolando -spiega sempre Corsello- solitamente non da complicanze, ma nel 10% dei casi può aprire la strada a batteri portatori di polmoniti e otiti medie». Cosa fare se il bambino di ammala? «Farlo stare in ambiente protetto e idratarlo molto. L’antipiretico se la febbre supera i 38 e mezzo, ma se l’influenza dopo 5 giorni persiste è necessario portarlo dal pediatra per una visita accurata». E gli antibiotici? «Solo se le complicanze di origine batterica vengono diagnosticate oppure, a scopo preventivo, se la febbre dura da troppi giorni», spiega il professore.

Intanto uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista “Science” annuncia come in dirittura d’arrivo il super-vaccino antinfluenzale, in grado di offrire per lungo tempo copertura a tutte le varianti del virus e il tutto con un pratico spray nasale. Ma oramai se ne parlerà per il prossimo anno.

Fonti

La Stampa

ANSA

Ordine Professioni Infermieristiche
Via Giovanna Zaccherini Alvisi, 15/B
BOLOGNA (40138)
C.F. 80152320372

Telefono: 051/393840
Fax: 051/344267

Come arrivare

Leggi la Privacy Policy e contattaci all’indirizzo Mail: rpd@fclex.it
Telefono: 051.235733