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Alzheimer. I 10 campanelli d’allarme

Alzheimer. I 10 campanelli d’allarme

Alzheimer. I 10 campanelli d’allarme
| martedì 2 Agosto 2016

La malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza degenerativa progressivamente invalidante con esordio prevalentemente in età presenile (oltre i 65 anni, ma può manifestarsi anche in epoca precedente). Si stima che circa il 60-70% dei casi di demenza sia dovuta alla condizione.

Non esiste al momento la possibilità di predire la malattia. Tuttavia vi sono alcuni “campanelli di allarme” comuni in un quadro di insorgenza della malatttia. Se una persona ha persistenti difficoltà di memoria, di ragionamento, di linguaggio o nella capacità di pensare in maniera adeguata, questi segnali “non vanno ignorati”.

A riassumere in un decalogo queste ‘spie’ è Loredana Locusta, responsabile del Centro Alzheimer di Villaggio Amico alle porte di Milano.

 

Amnesie

La perdita di memoria è uno dei sintomi più ricorrenti nella malattia di Alzheimer. Inizialmente si manifesta una difficoltà nel ricordare ciò che è accaduto di recente, come ad esempio cosa ha mangiato per il pranzo; nell’invecchiamento non patologico, il soggetto ha delle dimenticanze, relative ad esempio ad alcuni nomi di persone a lui familiari, ma li ricorda dopo poco.

 

Impossibilità nel portare a termine compiti semplici

Pian piano tante attività semplici tutte quelle attività che prima si facevano con facilità diventano più complicate. Vestirsi, preparare da mangiare, o altre azioni simili diventano di difficile gestione

 

Disturbi del linguaggio

Pur riconoscendo un oggetto, la persona ha difficoltà a denominarlo, utilizzando spesso termini non esatti, con la sensazione di avere sempre la parola cercata “sulla punta della lingua”, senza riuscire ad esplicitare il concetto che si ha in mente

 

Difficoltà di ragionamento e pianificazione

Diventa sempre più difficile eseguire i calcoli, seppur semplici e condurre un ragionamento lineare, una delle difficoltà più comuni riguarda l’incapacità di gestire in maniera adeguata il denaro, portando a termine spese eccessive o prive di utilità.

 

Disorientamento temporale

Le date, le ricorrenze, i giorni della settimana diventano difficili da ricordare, facendo confusione e confondendo i giorni tra di loro

 

Disorientamento spaziale

Anche i  percorsi fatti abitualmente possono diventare veri e propri labirinti. Trovare la strada che porta a casa, oppure orientarsi durante la guida di un automobile può rappresentare un problema

 

Difficoltà a capire le immagini visive e i rapporti spaziali

Avere dei problemi visivi potrebbe essere un segnale del morbo di Alzheimer; si può avere difficoltà a leggere, a giudicare la distanza e a stabilire il colore o il contrasto. Bisogna però prima effettuare un’analisi differenziale che escluda che si tratti di problemi visivi legati, ad esempio, alla cataratta

 

Irritabilità e delirio

Anche il contatto con altre persone può scatenare fastidio. Il soggetto diventa irascibile, accusando spesso anche le persone che gli sono vicino. In alcuni momenti può presentare delirio, soprattutto di tipo persecutorio

 

Ansia e depressione

Frequenti episodi di ansia e deflessione del tono dell’umore.

 

Apatia e abulia

Perdita di interesse verso le persone care e tutte quelle attività che prima risultavano fonte di interesse e piacere; il soggetto può iniziare a rinunciare alle attività sociali e relazionali, gli hobby, i progetti di lavoro o le attività sportive vengono tralasciate.

 

Fonte: Adnkronos

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