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Bimbi prematuri, al San Raffaele di Milano sono “Intensamente coccolati”

Bimbi prematuri, al San Raffaele di Milano sono “Intensamente coccolati”

Bimbi prematuri, al San Raffaele di Milano sono “Intensamente coccolati”
| sabato 19 Novembre 2016

senza-titolo-4MILANO – Alla loro associazione hanno dato un nome che fa tenerezza: Intensamente coccolati. Ma non si tratta di una sdolcinatura. E’ quello di cui hanno bisogno i bambini nati prematuri e, perchè no?, anche i loro genitori. E’ stata fondata nel 2009, all’interno del reparto di terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele, da un gruppo di mamme e papà con figli nati prima delle 37 settimane di gestazione. Ieri, 17 novembre, si è celebrata la Giornata mondiale dei bambini prematuri. In Italia ogni anno sono il 6,8% dei nati vivi (in Lombardia il 6,7%). “E’ un evento al quale di solito si giunge impreparati e si ha un gran bisogno di aiuto”, spiega Barbara Francini, mamma di tre bambini nati prematuramente e infermiera dell’unità di rianimazione che si occupa proprio di questi casi. “Quando ho vissuto da madre questa esperienza mi sono resa conto che le mie competenze non bastavano più. Avevo bisogno anche di altro, di sentirmi vicino altre persone che avevano vissuto quel che stavo affrontando io”. In questi anni l’associazione ha ottenuto grandi risultati.

gravidanza_incinta_neonatoE’ stato aperto un info point gestito da genitori dell’associazione, è possibile noleggiare gratuitamente il tiralatte, ci sono buoni pasto per i genitori alla mensa dell’ospedale. Spesso questi bambini restano mesi in ospedale e i genitori passano la maggior parte del tempo al loro fianco, sostenendo spese non indifferenti. “Abbiamo anche ottenuto che i bambini possano usufruire di un fisioterapista– aggiunge Barbara Francini-. Ce ne sono pochissimi specializzati per i prematuri, ma è scientificamente dimostrato che le sedute di fisioterapia fin dai primi giorni di vita li aiuta nella crescita”. Le attivitàdell’associazione sono state presentate a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale. Non in tutti gli ospedali lombardi, infatti, c’è questa attenzione e preparazione per i parti prematuri. La buona prassi dell’Ospedale San Raffaele e dell’associazione, può essere replicata anche in altre strutture. E la Regione può svolgere un ruolo di stimolo.

“Intensamente coccolati” segue le famiglie e i loro bambini anche dopo le dimissioni dall’ospedale. “Organizziamo feste, percorsi di psicomotricità per i nostri figli- afferma Barbara Francini-. Ci si scambia informazioni e dubbi, ci si sostiene. E abbiamo anche iniziato a sostenere corsi di formazione per medici e infermieri. Vogliamo anche noi dare il nostro contributo alla
ricerca scientifica”.

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