Le paure per la diffusione delle malattie infettive a seguito del flusso migratorio sono in realtà prive di fondamento. È quanto emerge da un’analisi del Parlamento Europeo, che raccoglie pareri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e della Dg Salute della Commissione Ue.
L’Oms e l’Unione Europea , intervengono sulla questione più volte agitata, riguardo alle possibili epidemie che sarebbero portate in Europa dai migranti. Il rischio di un focolaio di malattie infettive derivante dal flusso corrente di popolazioni migranti è estremamente basso. I migranti non rappresentano una minaccia per la salute pubblica più di quanto lo siano i viaggiatori internazionali.
«Nonostante una percezione comune che esista un’associazione tra la migrazione e l’ importazione di malattie infettive, non vi è alcuna associazione sistematica», ha sottolineato Zsuzsanna Jakab, direttore regionale per l’Europa dell’Oms. «Malattie trasmissibili sono associate principalmente alla povertà. Rifugiati e migranti sono esposti per lo più alle malattie infettive che sono comuni in Europa, indipendentemente dalle migrazioni», si legge nel rapporto.
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