Il Progetto “Non solo mimosa”, avviato nell’ottobre 2014 alla Casa Circondariale Dozza di Bologna, ha l’obiettivo di intervenire nell’area del benessere femminile, della salute e della buona qualità della vita delle donne in carcere.
In particolare, il progetto intende aiutare le donne a ritrovare una dimensione relazionale ed emozionale tipicamente femminili, dentro ad un’istituzione concepita principalmente per uomini (come le caserme), con regole – esplicite e implicite – rigide e predeterminate.
A oltre due anni dall’avvio del progetto, i risultati raggiunti dalle volontarie che hanno realizzato le attività formative e progettuali nel carcere, verranno presentati venerdì 26 febbraio alle 16,30 in convegno presso la sala Tassinari di Palazzo d’Accursio.
Tra i relatori, Angelo Fioritti, Direttore Sanitario dell’Azienda USL di Bologna.
Programma
Introduce e coordina: Mariaraffaella Ferri, presidente della commissione consiliare “Delle Elette”; saluti della presidente del Consiglio comunale Simona Lembi.
Interventi:
testimonianza diretta delle volontarie e partecipanti al progetto;
Sabrina Bosi, Magistrato di Sorveglianza;
Claudia Clementi, direttrice della Casa Circondariale Dozza;
Angelo Fioritti, direttore sanitario dell’Ausl di Bologna;
Amelia Frascaroli, assessore ai Servizi sociali;
Elisabetta Laganà, Garante comunale per i diritti delle persone private della libertà personale;
Nadia Monti, assessore alla Legalità;
Armando Reho, direttore Ufficio detenuti e trattamento PRAP (Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria) Emilia Romagna.
Nell’ambito del convegno sarà allestita la mostra fotografica Non solo Mimosa e proiettata la fotogallery del progetto.
L’iniziativa è promossa dalla presidente della commissione consiliare “Delle Elette”, Mariaraffaella Ferri; dalla Garante comunale per i diritti delle persone private della libertà personale, Elisabetta Laganà, in raccordo con la direttrice Casa Circondariale della Dozza, Claudia Clementi.
Fonte Ausl di Bologna