Salta al contenuto
Sclerosi multipla: nuove terapia grazie a ricerca italiana

Sclerosi multipla: nuove terapia grazie a ricerca italiana

Sclerosi multipla: nuove terapia grazie a ricerca italiana
| lunedì 28 Marzo 2016

Scoperto il processo che blocca la riparazione del danno alla mielina – guaina protettiva dei neuroni – nelle persone affette da malattie neurodegenerative come la sclerosi multipla,.

La scoperta, che apre le strade a nuove strategie terapeutiche, fatta da un gruppo di scienziati dell’università Statale di Milano e cofinanziato dalla Fism (Fondazione italiana sclerosi multipla) e’ stata pubblicata su ‘Cell Signalling’.

I ricercatori hanno identificato un meccanismo comune che collega GPR17 e il recettore per le chemochine CXCR4, mostrando per la prima volta che SDF‐1, ligando specifico di CXCR4, è in grado di attivare in modo promiscuo anche GPR17. L’osservazione spiega il ruolo chiave di GPR17, capace di rispondere a differenti segnali, tra cui quelli infiammatori come SDF‐1, che sono una componente rilevante di numerose malattie neurodegenerative, tra cui la sclerosi multipla.

Questi risultati suggeriscono, inoltre, che sia proprio l’accumulo eccessivo di SDF‐1 ai siti delle lesioni demielinizzanti ad attivare in maniera abnorme GPR17, causando il blocco degli oligodendrociti ad uno stadio immaturo. I La sclerosi multipla danneggia la guaina mielinica che avvolge i neuroni e che permette la conduzione veloce degli impulsi nervosi, causando l’interruzione della trasmissione alla base dei deficit neurologici presenti nella malattia.

La guaina è costituita da oligodendrociti, un tipo di cellula nervosa che avvolge i prolungamenti dei neuroni rivestendoli di mielina, proteggendoli e rendendoli funzionali. Una nuova strategia farmacologica riparativa per la SM, non ancora attuabile a causa della mancanza di Il ruolo di SDF‐1 e GPR17 nel correlare il processo infiammatorio con quello neurodegenerativo, evidenza chiave di questo lavoro, potrebbe contribuire a chiarire meccanismi importanti per prevenire la progressione della Sclerosi Multipla risultati aprono quindi la strada a nuove strategie terapeutiche, mirate da un lato a sinergizzare la riparazione della mielina, e dall’altro a contrastare l’eccessiva attivazione di GPR17 nelle fasi dell’infiammazione acuta, attraverso la modulazione contemporanea, con un unico approccio molecolare, delle vie attivate da questo recettore e da CXCR4, ripristinando così la corretta maturazione dei precursori oligodendrogliali.

La sclerosi multipla danneggia la guaina mielinica che avvolge i neuroni e che permette la conduzione veloce degli impulsi nervosi, causando l’interruzione della trasmissione alla base dei deficit neurologici presenti nella malattia. La guaina è costituita da oligodendrociti, un tipo di cellula nervosa che avvolge i prolungamenti dei neuroni rivestendoli di mielina, proteggendoli e rendendoli funzionali.

Una nuova strategia farmacologica riparativa per la SM, non ancora attuabile a causa della mancanza di farmaci adatti, consiste nel promuovere la maturazione dei precursori degli oligodendrociti ancora presenti nel cervello adulto, permettendo così la sostituzione di quelli danneggiati dalla malattia. Sui precursori oligodendrocitari, sono presenti alcuni recettori, che, una volta attivati, hanno proprio la capacità di favorire la maturazione di queste cellule.

Due di questi recettori, vicini dal punto di vista evolutivo e strutturale, GPR17 e CXCR4, quando attivati dai propri ligandi, sono in grado di aumentare il numero di oligodendrociti maturi e quindi rappresentano nuovi potenziali bersagli per terapie rimielinizzanti in malattie quali la sclerosi multipla.

Fonte: universita’ degli studi di Milano

 

Ordine Professioni Infermieristiche
Via Giovanna Zaccherini Alvisi, 15/B
BOLOGNA (40138)
C.F. 80152320372

Telefono: 051/393840
Fax: 051/344267

Come arrivare

Leggi la Privacy Policy e contattaci all’indirizzo Mail: rpd@fclex.it
Telefono: 051.235733