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“Vivere di più si può”, a Bologna l’Expo che lo prova

“Vivere di più si può”, a Bologna l’Expo che lo prova

“Vivere di più si può”, a Bologna l’Expo che lo prova
| giovedì 19 Maggio 2016

Con 634 espositori presenti e un’area espositiva che offre 2.000 prodotti e servizi per ospedali e diagnostica, alla Fiera di Bologna torna, da oggi al 21 maggio (saloni aperti dalle 9 alle 18), “Exposanita’”.

Si tratta sempre dell’unica manifestazione (biennale) in Italia dedicata ai temi della sanita’ e dell’assistenza, che quest’anno celebra la sua 20esima edizione e dunque i 40 anni di attivita’. A completare l”offerta, in Fiera e’ partito un calendario con 235 iniziative tra convegni e workshop, organizzati da 54 realta’ tra istituzioni, associazioni ed enti; parteciperanno 830 relatori, per un totale di 600 ore di formazione professionale accreditata.

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Spicca l’esposizione della Regione Emilia-Romagna, che illustra le sue buone pratiche e 10 progetti sulla “medicina del domani”. Il tema centrale dell’edizione 2016 e’ l’innovazione nella sanita’, filo conduttore anche del convegno di apertura, come chiave per la sostenibilita’ economica del Servizio sanitario nazionale senza arretrare sulla qualita’ dei servizi ai cittadini.

Tra gli altri argomenti al centro dei convegni, quelli della prevenzione per allungare l’aspettativa di vita, della famiglia come strumento di welfare, dell’abbattimento delle barriere ai disabili soprattutto nelle scuole (nel 2014-2015 sono state quasi 235.000, il 2,7% del totale con un +3% rispetto all”anno precedente, quelle ad accusare ancora barriere architettoniche).

Dopo il taglio del nastro con gli organizzatori di Senaf e altri addetti ai lavori, il presidente di BolognaFiere Franco Boni ha letto al convegno di apertura un messaggio di buon lavoro del ministro Beatrice Lorenzin, inizialmente atteso, che dice di considerare “particolarmente interessante” la manifestazione sanitaria quest’anno, tra innovazione e prevenzione. Sullo stato di salute delle imprese interessate in Emilia-Romagna, Boni ha citato poi “il biomedicale, con un tasso di ricerca e innovazione ad altissimi livelli”.

Tra le iniziative speciali in Fiera, spazio all’allestimento di una sala operatoria ibrida di ultima generazione, all’interno della quale un’equipe medica simulera’ un intervento di cardiochirurgia ed approfondira’ il tema delle innovazioni in neurochirurgia.

Si parlera’ della sanita’ del futuro anche nel salone 3dPrint Hub, dove i professionisti avranno la possibilità di incontrare produttori di stampanti, materiali, scanner e software 3d, e aggiornarsi sull’utilizzo di queste nuove tecnologie. Largo anche alla prevenzione, grazie al contributo di alcune associazioni impegnate sulle malattie non trasmissibili piu’ comuni: all”interno della “Piazza della Prevenzione” daranno informazioni ai visitatori sulla diagnostica preventiva e sugli screening gratuiti. E Exposanita’, in tutto questo, si fa sempre piu’ internazionale: quest’anno e’ l’Argentina il Paese ospite (Regione e Alma Mater hanno costituito un osservatorio di economia sanitaria tra Emilia-Romagna e America latina), ma si attendono delegazioni di operatori commerciali qualificati anche da Russia, India, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Tunisia e Turchia, che incontreranno direttamente gli espositori.

Intanto, allo stand della Regione (numero B5, padiglione 25) sono in mostra 10 progetti che mirano dunque a rappresentare la medicina del futuro. Finanziati col primo bando Por-Fesr 2014-2010 (35 milioni di euro alle strutture accreditate della rete ad alta tecnologia) dedicato ai laboratori, trattano le terapie avanzate a base di cellule staminali geneticamente corrette, i nuovi medicinali in forma di polvere inalabile, approcci integrati per il paziente con lesioni neurologiche acute, impianti per la medicina rigenerativa. È presente inoltre, di nuovo, lo stand dello stesso Servizio sanitario regionale. (Lud/ Dire)




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