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Il futuro della chirurgia è “nelle mani” dei robot. A settembre il punto al Festival di Pisa

Il futuro della chirurgia è “nelle mani” dei robot. A settembre il punto al Festival di Pisa

Il futuro della chirurgia è “nelle mani” dei robot. A settembre il punto al Festival di Pisa
| mercoledì 23 Agosto 2017

robot-720x480(DIRE) ROMA – Interventi meno invasivi e più sicuri. Il futuro della chirurgia è “nelle mani” dei robot.

A partire dal 1999, nel mondo, i robot hanno eseguito 4 milioni di operazioni chirurgiche. Con un incremento costante fra il 2009 e il 2015 del 10% circa all’anno.

In Italia, sono fra le 12.000 e le 15.000 le procedure di chirurgia robotica annue, di cui oltre 3.000 nella sola Toscana.

Il nostro Paese si attesta così al secondo posto in Europa, dopo la Francia, mentre la leadership mondiale è detenuta dagli Stati Uniti d’America.

“Più precisione, più sicurezza, minori invasività e minor trauma anche per interventi molto complessi come i cardiotoracici e trapiantologici.  Sono queste le parole chiave per descrivere il processo in atto in ambito chirurgico, un cambiamento che non è molto conosciuto ma che vede, in particolare, la Toscana a livelli di eccellenza, e nel servizio pubblico sanitario”.  Così Franca Melfi, professore associato presso il Dam – dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’area critica dell’università di Pisa, chirurgo toracico e direttore (dal 2012) del centro multispecialistico di Chirurgia obotica dell’azienda ospedaliero universitaria pisana(Aoup).

Non poteva mancare un focus sulla chirurgia robotica, al festival internazionale di robotica (7-13 settembre 2017 a Pisa, città delle tecnologie), promosso da Comune di Pisa, fondazione Arpa, istituto di BioRobotica della scuola Superiore Sant’Anna, centro di ricerca ‘E.Piaggio’; co-promotori scientifici: Scuola Superiore Sant’Anna, università di Pisa, scuola Normale Superiore, consiglio nazionale delle ricerche, Irccs Stella Maris, centro di eccellenza Endocas dell’università di Pisa.

“Con Franco Mosca, professore emerito della nostra università e presidente della fondazione Arpa- prosegue Franca Melfi, tutor di chirurgia robotica all’istituto europeo di Oncologia del Prof Umberto Veronesi (2006 – 2010) e primo chirurgo al mondo ad aver effettuato il primo intervento di lobectomia per un tumore polmonare con tecnica robotica sotto la direzione del professor Mussi, nonché autrice della prima pubblicazione scientifica in questo ambito- abbiamo voluto portare al festival le eccellenze del settore a livello mondiale“.

Continua Melfi: “Abbiamo pensato a questo evento come un’opportunità per il mondo scientifico, perché ogni anno possa essere una occasione per un confronto continuo, una sorta di appuntamento scientifico tra i vari professionisti del settore per iniziare percorsi comuni e progetti per collaborazioni internazionali, data la grande valenza che Pisa ha in ambito accademico e dello sviluppo sviluppo tecnologico. Ma si tratta anche di incontri aperti al grande pubblico, un’occasione preziosa per fare il punto e dare una visione del futuro in sanità, mostrare con i risultati quanta differenza faccia in termini di invasività e sicurezza l’alta tecnologia in generale, e la chirurgia robotica in particolare, grazie ai contributi di esperti internazionali che amiamo definire ‘i maestri’ del settore”. Sono due gli appuntamenti dedicati alla chirurgia robotica. Il primo è la giornata Sanità – Robotic Surgery di venerdì 8 settembre 2017 (ore 9-17 al polo Carmignani): un convegno scientifico che abbraccia le migliori esperienze mondiali portate da eccellenze di diversi settori all’otorinolaringoiatria alla chirurgia vascolare e cardio-toracica, all’urologica e ginecologica fino alla trapiantologia”.

Ci sarà “un panel di relatori tutti di altissimo profilo, tra cui esperti internazionali oltreoceano come L. Wiley Nifong, direttore del centro di chirurgia robotica per la formazione dell’East Carolina Heart Institute, il centro più importante al mondo per il training robotico in cardiochirurgia; Pier Cristoforo Giulianotti, italiano a capo della divisione di chirurgia robotica dell’Università dell’Illinois a Chicago, eccellenza internazionale e tra i primi chirurghi al mondo ad aver adottato la tecnica robotica; Bernard Park del Memorial Sloan Kattering di New York, eccellenza mondiale nel campo della chirurgia toracica oncologica; W. Youn Chung, coreano, primo al mondo ad aver messo a punto una nuova tecnica robotica per la chirurgia tiroidea.

robot-2-600x400Gli esperti di livello internazionale si confronteranno con le eccellenze italiane e toscane nel secondo giorno di lavori della giornata Sanità – Robotic Surgery, sabato 9 settembre 2017 (ore 9-13 al Polo Carmignani). La chirurgia robotica in Toscana e a Pisa, città delle tecnologie. “Dati del 2016 riportano che i sistemi robotici chirurgici al mondo sono circa 4000, di cui 600 in Europa e 84 in Italia- prosegue la professoressa Melfi- in questo quadro, la Toscana è una regione leader nella Sanità pubblica perché, a differenza di altre regioni che hanno utilizzato i sistemi robotici prevalentemente in un contesto privato, la regione Toscana ha creato un polo unico regionale che coordina tutti gli 11 sistemi robotici del territorio, in modo da avere una omogeneità di utilizzo delle macchine, e garantendo quindi questa applicazione a tutta la popolazione. Come numero di sistemi robotici attivi nel sistema pubblico, troviamo le percentuali più alte proprio in Toscana e nel Veneto. In Lombardia vi è una buona presenza, ma prevalentemente in ambito privato. Il sistema creato per la Toscana è unico: non esiste niente del genere né in Italia né all’estero”.

“Pisa ha due primati- scende nel dettaglio Melfi- come azienda ospedaliera universitaria è unico centro di formazione di chirurgia robotica toracica ufficialmente riconosciuto in Europa e Stati Uniti d’America, nonché sede di case observations a di tutoraggio accreditato per questa disciplina. Inoltre, grazie alla collaborazione con il centro Endocas (centro di eccellenza e sede accreditata dall’American College of Surgeons) diretto dal professor Ferrari, ha la peculiarità di un percorso di formazione attraverso la simulazione che rappresenta di fatto il futuro nell’addestramento dei giovani chirurghi o di quanti vogliano intraprendere la chirurgia robotica e questo per tutte le discipline chirurgiche. Da un punto di vista organizzativo, Pisa ha la peculiarità della centralizzazione di un sistema multi specialistico robotico con sede dedicata per tutta l’Area vasta nord-ovest grazie alla lungimiranza dell’azienda ospedaliero universitaria pisana che sin dal 2010 ha creduto in questo progetto ed ha messo in atto quanto si sta cercando di fare oggi, in sanità, sul territorio regionale. Grazie a questo tipo di organizzazione, Pisa è il centro con i più alti volumi di procedure robotiche applicate in tutte le discipline chirurgiche, quindi un vero centro multispecialistico”.

“Questo festival della robotica, negli aspetti sanitari in particolare, ha un valore importantissimo- conclude Melfi- se pensiamo agli enormi investimenti delle grandi industrie in chirurgia robotica. Possiamo affermare che nel giro di tre anni al massimo, avremo molte altre piattaforme robotiche che rivoluzioneranno ulteriormente il mondo chirurgico, passando dalla chirurgia robotica alla digital surgery ad altro ancora”. Per approfondire questo aspetto, nel programma del festival ci sarà una giornata dedicata proprio alle aziende, l’Investor Day di martedì 12 settembre 2017, in cui sarà possibile conoscere e discutere gli investimenti del futuro.

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