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ISS: In Italia quasi una persona su 10 ha avuto Epatite E

ISS: In Italia quasi una persona su 10 ha avuto Epatite E

ISS: In Italia quasi una persona su 10 ha avuto Epatite E
| venerdì 11 Agosto 2017

ASINTOMATICA IN 90% CASI, TRASMISSIONE PREVALENTE VIA ALIMENTI (DIRE)

In Italia quasi una persona su dieci ha gli anticorpi per l’epatite E, segno che e’ entrata in contatto con il virus, che nel nostro paese si trasmette soprattutto per via alimentare. Lo ha scoperto il primo studio sulla prevalenza nazionale fatto sui donatori di sangue dal Centro nazionale Sangue e dall’Istituto superiore di Sanita’.

“Quella da epatite E e’ un’infezione ‘a due facce’- spiegano gli esperti- che nei Paesi in via di sviluppo, dove sono presenti i genotipi 1 e 2, fa decine di migliaia di morti l’anno. In quelli industrializzati, in cui i genotipi prevalenti sono 3 e 4, la malattia e’ nel 90% dei casi asintomatica, mentre puo’ dare epatiti acute e croniche in pazienti immunodepressi”.

epatiteePer verificarne la prevalenza sono stati analizzati oltre 10mila campioni da donatori di sangue di tutta Italia. “Nell’8,6% dei campioni sono stati trovati gli anticorpi per il virus- spiega Simonetta Pupella, coordinatrice dell’Area sanitaria del Cns, durante il convegno ‘Virus dell’epatite E e sicurezza del materiale biologico umano’- segno che nel passato c’e’ stato un contatto con il virus. Il dato ha una grande variabilita’ sia regionale che all’interno delle singole regioni”. La prevalenza minore e’ stata trovata in Basilicata, con il 2,2%, un decimo di quella dell’Abruzzo, che e’ risultata del 22,2%. In generale le regioni dell’Italia centrale, Abruzzo, Marche, Lazio, Toscana e Umbria, e la Sardegna hanno mostrato la prevalenza maggiore, dovuta probabilmente al consumo maggiore di carne cruda di maiale, ad esempio le salsicce di fegato che diversi studi hanno indicato come possibile veicolo. In nessuno dei campioni e’ stato invece trovato il virus attivo e capace di replicarsi.

“Lo studio e’ stato condotto su indicazione del Centro di Controllo delle Malattie del ministero della Salute- spiega Giancarlo Maria Liumbruno- ed e’ solo il primo step. Ora proseguira’ con uno studio prospettico, in cui il virus verra’ cercato in donatori arruolati tenendo conto dei dati di prevalenza emersi da questo studio. L’infezione e’ considerata una malattia emergente in Europa, e tutti i paesi stanno iniziando ad analizzarla con attenzione per valutare l’eventuale necessita’ dell’adozione di misure di screening”.

Per quanto riguarda l’epatite acuta da virus E il Paese europeo con piu’ casi e’ la Francia, che nel 2014 ne ha avuti 1825, mentre in Gran Bretagna ne sono stati censiti 800. In Italia la rete del ministero della Salute ha trovato tra il 2007 e il 2016 211 casi, in prevalenza in uomini di eta’ media 40 anni. “Il rischio maggiore e’ di una trasmissione per via alimentare per quasi tutti i pazienti- osserva infine Dragoslav Domanovic dell’Ecdc- solo per quelli fortemente immunodepressi, che sono trattati con una grande quantita’ di prodotti del sangue, e’ maggiore il rischio di trasmissione attraverso questi prodotti”. (Cds/ Dire)

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