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La sedentarietà causa 73mila nuovi casi di tumore. “Sport come un farmaco”

La sedentarietà causa 73mila nuovi casi di tumore. “Sport come un farmaco”

La sedentarietà causa 73mila nuovi casi di tumore. “Sport come un farmaco”
| venerdì 10 Marzo 2017

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“SPORT COME UN FARMACO”, INTESA CONI-FONDAZIONE ‘INSIEME CONTRO IL CANCRO’ (DIRE)

Roma, 9 mar. – Promuovere una campagna di sensibilizzazione sui corretti stili di vita, partendo da un dato fondamentale: la sedentarieta’ causa ogni anno 73mila casi di tumore in Italia, il 20% del totale.

foto-icc-coni-1Fare piu’ sport per vivere di piu’, dunque. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa biennale che vede da oggi ancora piu’ uniti la Fondazione ‘Insieme contro il cancro’ e il Coni, nella consapevolezza che lo sport riduce il rischio di neoplasie frequenti, come quelle del seno e del colon retto, determinando allo stesso tempo risparmi per il sistema. A porre la firma sull’intesa nella sala Giunta del Coni a Roma, il presidente della Fondazione, il professor Francesco Cognetti, e il numero uno del Comitato olimpico nazionale, Giovanni Malago’. Stop al fumo, si’ a una dieta sana e a una buona dose di attivita’ fisica: sono queste le armi per combattere efficacemente la lotta contro i tumori. Soprattutto lo sport: secondo l’Organizzazione mondiale della sanita’, infatti, con due ore e mezza a settimana di camminata, corsa o bicicletta, si ottengono importanti effetti preventivi e terapeutici. “Proprio come un farmaco”, ha spiegato Cognetti, secondo il quale diversi studi hanno dimostrato “la sua influenza su alcune delle neoplasie piu’ frequenti, ottenendo una riduzione del 12% del rischio di sviluppare il cancro al seno, del 44% di quello al colon retto e del 55% del tumore al polmone”.

Eppure in Italia sono ancora troppo pochi i cittadini che praticano sport, con i sedentari a rappresentare il 39,2% della popolazione e circa 23 milioni di persone. Ed e’ qui che scende in campo il Coni. “Questo protocollo e’ il punto di partenza per progetti ad ampio raggio rivolti a tutti i cittadini- ha evidenziato Malago’- Se fai sport, vivi di piu’ e vivi meglio, che non significa seguire i carichi mostruosi di un’atleta come Federica Pellegrini, ad esempio, ma semplicemente camminare, correre, nuotare”. Per fortuna, ha sottolineato ancora, negli ultimi anni la tendenza sta cambiando e “i livelli di partecipazione alla pratica sportiva hanno iniziato ad aumentare: mai finora si era fatto tanto sport nel nostro Paese come nel 2016”. swimming-821622_640-600x400

Dati importanti, perche’ parallelamente crescono anche i malati di cancro: “Sono circa 3 milioni oggi in Italia e stimiamo che nel 2020 raggiungeremo quota 4,5 milioni- ha spiegato Cognetti- Si tratta di un carico notevole cui paradossalmente contribuiscono le terapie perche’ ci permettono di vivere piu’ a lungo e aumentare la longevita’. Molti di queste malattie sono dovute a cause evitabili grazie a politiche di informazione e sensibilizzazione. Abbiamo deciso da tempo di usare lo sport come strumento di educazione- ha concluso- proprio per la sua diffusione nel Paese e perche’ gli sportivi sono visti come modello da seguire”. (Ekp/ Dire)

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