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Nel 2017 quattromila casi di morbillo. Divieto di accesso alla materna per i non vaccinati

Nel 2017 quattromila casi di morbillo. Divieto di accesso alla materna per i non vaccinati

Nel 2017 quattromila casi di morbillo. Divieto di accesso alla materna per i non vaccinati
| lunedì 21 Agosto 2017

ROMA – E’ stato registrato, in questi mesi, in Italia “un preoccupante aumento del numero dei casi di morbillo: dal 1° gennaio al 6 agosto 2017 sono stati registrati 4.087 casi, inclusi 3 decessi in bambini”, si legge in una delle due circolari sul decreto vaccini pubblicate dal ministero della Salute.

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LA SANZIONE ESTINGUE L’OBBLIGO MA NON PERMETTE DI FREQUENTARE LA MATERNA

La circolare specifica che “la sanzione estingue l’obbligo della vaccinazione, ma non permette comunque la frequenza, da parte del minore, dei servizi educativi dell’infanzia, sia pubblici sia privati, non solo per l’anno di accertamento dell’inadempimento, ma anche per quelli successivi, salvo che il genitore non provveda all’adempimento dell’obbligo vaccinale”, spiega il Ministero.

Le vaccinazioni obbligatorie “possono essere omesse o differite ove sussista un accertato pericolo per la salute dell’individuo, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate che controindichino, in maniera permanente o temporanea, l’effettuazione di una specifica vaccinazione o di più vaccinazioni”, spiega il ministero della Salute.

“Tali specifiche condizioni cliniche devono essere attestate dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera Scelta e coerenti con le indicazioni fornite dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità”.

Quindi i servizi vaccinali, “nell’esercizio dei loro compiti di recupero degli inadempienti, acquisiranno l’attestazione di esonero o differibilità della/e vaccinazione/i rilasciata dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera Scelta. Una malattia acuta grave o moderata, con o senza febbre, può richiedere un posticipo della vaccinazione fino alla risoluzione della malattia (controindicazione temporanea). Una controindicazione temporanea non esonera in modo definitivo dall’obbligo vaccinale”.

Le attestazioni relative alla pregressa malattia e alla controindicazione alle vaccinazioni, “non essendo certificazioni, dovranno essere rilasciate dai medici gratuitamente, senza oneri a carico dei richiedenti”.

GRATIS MENINGOCOCCO, PNEUMOCCCO E ROTAVIRUS

Il decreto legge, oltre ad estendere l’obbligo da 4 a 10 vaccinazioni, ha individuato, quattro vaccinazioni, per i minori di età compresa tra zero e sedici anni, inclusi i minori stranieri non accompagnati delle stesse coorti di età, per le quali le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano dovranno garantire l’offerta attiva e gratuita, in base alle specifiche indicazioni del Calendario vaccinale nazionale relativo a ciascuna coorte di nascita.

Si tratta, nello specifico, delle seguenti vaccinazioni:

a) anti-meningococcica B;

b) anti-meningococcica C;

c) anti-pneumococcica;

d) anti-rotavirus.

La circolare fornisce indicazioni operative su quattro vaccinazioni raccomandate per i minori di età compresa tra zero e 16 anni che offerte gratuitamente dalle Asl, in base a specifiche indicazioni del calendario vaccinale nazionale relativo a ciascuna coorte di nascita.

Si tratta di vaccinazioni già previste in offerta attiva e gratuita dal calendario vaccinale del Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2017 – 2019 ed incluse tra i Livelli Essenziali di Assistenza, in quanto rivestono una elevata importanza di Sanità Pubblica in termini di protezione dell’individuo e della comunità.

Le predette vaccinazioni, pur mantenendo un ottimo profilo di sicurezza e di efficacia, non sono state incluse tra quell e obbligatori e in ragione del fatto che le malattie che pr e vengono si verificano con minore frequenza nel nostro Paese o hanno un a minore trasmissibilità nell’ambito comunitario o scolastico.

La circolare specifica poi che per i nati dal 2012 al 2016 dovranno essere garantite in offerta attiva e gratuita le vaccinazioni previste dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale e, quindi, oltre a quelle obbligatorie (anti-epatite B, anti-tetano, anti-poliomielite, anti-difterite, anti-morbillo, anti-parotite, anti-rosolia, anti-pertosse e anti-Haemophilus influenzae tipo b ), anche l’ anti-pneumococcica e l’ anti-meningococcica C. Per i nati dal 2017 in poi, dal momento che il 19 gennaio 2017 è stato approvato, con Intesa in Conferenza Stato-Regioni il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 (G.U. Serie Generale n.41 del 18 febbraio 2017), si dovranno garantire, sempre in offerta attiva e gratuita, oltre alle vaccinazioni di cui al punto precedente e l’anti-varicella (obbligatoria), anche l’anti-rotavirus.

“Si ritiene opportuno precisare che- si legge nel testo della circolare- come riportato anche nel PNPV 2017-2019, la vaccinazione anti-rotavirus è particolarmente importante nei primi anni di vita per prevenire le gastroenteriti da rotavirus che possono assumere anche quadri molto severi. Il ciclo vaccinale (a 2 o 3 dosi a seconda del prodotto impiegato) dovrà essere completato secondo le indicazioni contenute nella scheda tecnica del vaccino (ventottesima o trentaduesima settimana di vita a seconda del prodotto). Si invitano gli operatori dei servizi vaccinali a promuovere tali vaccinazioni”.

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