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WingBeat, il drone ambulanza con defibrillatore del 118 di Bologna

WingBeat, il drone ambulanza con defibrillatore del 118 di Bologna

WingBeat, il drone ambulanza con defibrillatore del 118 di Bologna
| venerdì 14 Luglio 2017

Le centrali operative del 118 dotate di droni con defibrillatore. E’ l’obiettivo del progetto nazionale WingBeat che vede coinvolti il 118 e la Croce Rossa Italiana di Bologna, Rotaract e IDS Ingegneria dei Sistemi.

E’ stato presentato il 3 luglio a “Puglia: Grottaglie nel Mondo IDS”, giornata organizzata da IDS Ingegneria dei Sistemi e dedicata agli approfondimenti dei droni ad uso professionale, il progetto nazionale WingBeat che consiste nella sperimentazione e realizzazione di un drone salvavita dotato di defibrillatore. Uno strumento che appartiene ai moderni sistemi di risposta agli eventi di emergenza impiegati dai first responder.
Il Progetto WingBeat nasce dall’idea dei 13 Distretti Rotaract Italiani in collaborazione con il 118 di Bologna. E’ uno strumento volante capace di fornire un importantissimo contributo nelle operazioni specializzate di ricerca e soccorso e nelle maxi emergenze, così come in caso di disastri o catastrofi, la cui innovazione consiste nell’esser dotato di defibrillatore, grazie al quale potrà andare incontro al ferito o alla persona colpita da arresto cardiaco, superando le barriere temporali che oggi fanno la differenza tra la vita e la morte.

 

WingBeat, in grado di essere teleguidato da un operatore sino al luogo dell’accaduto, invierà flussi audio/video alla centrale operativa del 118 di riferimento, luogo in cui un operatore sanitario potrà visualizzare a distanza la situazione e fornire istruzioni al personale non sanitario presente sul posto del soccorso.

 

Elena Tragni, Croce Rossa Italiana Comitato di Bologna - Ivana Fico e Gianni Lanzilotti, Rotaract
Elena Tragni, Croce Rossa Italiana Comitato di Bologna – Ivana Fico e Gianni Lanzilotti, Rotaract

 

Un primo importante passo di questo progetto è stato fatto all’evento di Grottaglie quando alla centrale operativa del 118 di Bologna è stato donato un drone  IDS IA-3 Colibrì provvisto di defibrillatore. Nel corso dell’anno IDS svilupperà droni appositamente progettati per questi usi.

Percorso normativo per l’ottenimento dell’autorizzazione alle operazioni SAPR da parte dell’autorità aeronautica

I mezzi a pilotaggio remoto costituiscono oggi una forte innovazione nello scenario della aviazione civile e pongono notevoli sfide al sistema regolatorio, nella individuazione di regole adeguate a fornire da un lato le necessarie garanzie di sicurezza ai cittadini che si servono del trasporto aereo ed ai cittadini sorvolati e dall’altro certezze nell’uso di tali mezzi per gli operatori che intendono farne uso. L’impiego dei SAPR è soggetto al possesso di appropriate autorizzazioni rilasciate dall’ENAC (Ente Nazionale dell’Aviazione Civile). Il progetto prevede l’affidamento dei servizi di operatore SAPR alla Croce Rossa Italiana Comitato di Bologna.

Unità Operative SAPR della Croce Rossa Italiana

I SAPR sono utilizzati dalla Croce Rossa Italiana prevalentemente per le attività di ricerca e soccorso ed in caso di disastri e catastrofi in Italia ed all’estero. L’utilizzo dei SAPR nelle attività di ricerca, soccorso e protezione civile è particolarmente interessante, perché tra i molteplici utilizzi consente di avere in tempi brevi e a costi ridotti un quadro preciso dell’area interessata dall’emergenza, senza mettere a repentaglio la vita degli operatori.

La Croce Rossa Italiana Comitato di Bologna ha ottenuto l’Autorizzazione per Operazioni Specializzate Critiche valida per tutto il territorio italiano il 30.03.2015 da parte dell’ENACIl progetto prevede anche la formazione tecnica di 2 operatori sanitari della centrale operativa del 118 Emilia Romagna – Bologna, la prima ad aver creato nel 1986 il 118 come numero telefonico di soccorso sanitario ed oggi punto di riferimento per gli addetti al Soccorso di tutta Italia. La formazione avverrà attraverso un corso completo per l’ utilizzo di APR in ambiente critico presso il Centro di Formazione “Emergency Simulation Training Academy” di Croce Rossa Italiana, sito a Bologna.

Allo studio della fattibilità finale del defibrillatore come payload, peso complessivo che il drone dovrà sollevare, ed al risk assessment nelle attività di BVLOS (Beyond Visual Line of Sight), lavorerà il Lab UniBo@CriBo, laboratorio congiunto tra Alma Mater Studiorum (Università di Bologna) e Croce Rossa-Comitato di Bologna.

Il drone sarà realizzato dalla IDS Corporation – Ingegneria Dei Sistemi-, azienda italiana leader mondiale nella fornitura di soluzioni ad alto contenuto tecnologico e primo costruttore italiano ad aver ottenuto il Certificato di Progetto dall’ENAC, che consente agli utenti di usare il drone per operazioni specializzate.

Il Rotaract, organizzazione internazionale presente in tutto il mondo, in occasione del suo cinquantennale dalla nascita, nell’anno sociale appena iniziato, si fa promotore di questo importante progetto che, vedendo tutta Italia unita nell’intento, mira ad offrire l’opportunità di aprire una finestra con una visuale più ampia su un futuro che guardi alla tecnologia applicata al soccorso come occasione di tutela della salute e della vita.

Fonte: http://www.quadricottero.com

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