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Macchie, nei e smagliature: che succede alla pelle della donna in gravidanza?

Macchie, nei e smagliature: che succede alla pelle della donna in gravidanza?

Macchie, nei e smagliature: che succede alla pelle della donna in gravidanza?
| mercoledì 9 Maggio 2018

La gravidanza è un periodo di forti cambiamenti ormonali, metabolici, immunologici. Anche la pelle si modifica e la maggior parte delle modificazioni sono fisiologiche, riguardano la pigmentazione, il tessuto connettivo, si risolvono dopo il parto. Abbiamo chiesto a Marta Brumana, specialista dell’Humanitas San Pio X dove svolge attività di dermatologia ambulatoriale, chirurgia e laserterapia, che cosa le donne devono sapere.

LE MACCHIE
Linea alba
L’iperpigmentazione locale della pelle interessa nove donne su dieci, soprattutto nelle aree più sensibili agli ormoni come la linea alba (detta anche linea nigra) che va dallo sterno al pube, ma anche i capezzoli, le ascelle e i genitali. «Queste aree scure tornano a posto da sole e non richiedono nessun trattamento» spiega la dermatologa.

Melasma
Diverso è il discorso per il melasma, localizzato sul volto, in particolare sulla fronte e sulle labbra superiori e per queste sue caratteristiche è anche detto «maschera gravidica»: «Questo inestetismo è più raro, viene scatenato da un aumento degli estrogeni, tuttavia ha una predisposizione genetica e tende a recidivare anche al di fuori dalla gravidanza» spiega la dermatologa. «Per questa ragione, è importante cercare di prevenirlo, non esponendosi al sole senza un fattore di protezione 50+». Eventuali trattamenti estetici, come l’applicazione di creme a base di derivati della vitamina A, idrochinoni e peeling, vanno eseguiti dopo la gravidanza.

LE SMAGLIATURE
Le lesioni al tessuto connettivo, chiamate anche smagliature, sono favorite dalla distensione della pelle in particolare del seno e dell’addome e, a differenza delle macchie sulla pelle, sono permanenti. Si possono prevenire?

Creme e massaggi
«La prevenzione è possibile solo in parte, prestando molta attenzione all’alimentazione e alla variazione di peso. Creme e massaggi per mantenere l’elasticità della pelle possono aiutare, ma vanno fatti con costanza e regolarità» spiega la dermatologa. «Se le smagliature sono bianche, quindi le più recenti, i trattamenti includono l’applicazione di creme a base di retinoidi o il ricorso al laser che può dare un miglioramento fino a un 50%».

GLI ANGIOMI
Vi sono poi gli inestetismi vascolari dovuti ad una dilatazione dei vasi per un aumento della pressione o un indebolimento delle pareti. In gravidanza, possono comparire piccoli angiomi fisiologici, chiamati telenagectasie: «Si distinguono in angioma stellato o spider, il cui aspetto ricorda quello di una ragnatela o di una stella e che spesso regredisce naturalmente, e in angioma rubino, più grande dei nevi stellati, è una papula rossa che compare sul tronco e sugli arti e che persiste anche dopo la gravidanza – spiega Marta Brumana – Le teleangectasie sono inestetismi trattabili con il laser, senza effetti collaterali e il numero di sedute dipende dalle dimensioni dell’inestetismo».

CAPELLI E UNGHIE
La credenza popolare secondo cui i capelli in gravidanza sarebbero più belli non è del tutto errata. «Aumenta, infatti, il diametro del fusto del capello e si assiste a un prolungamento della fase anagen, quella di crescita del pelo» conferma la dermatologa.

«Dopo il parto, prima del ritorno alla normalità, c’è una prima fase di assestamento in cui i capelli possono sembrare più deboli e si assiste al classico «telogen effluvium», abbondante perdita di capelli».

Una percentuale molto variabile di donne, che la letteratura indica tra il 2% e il 40%, va incontro ad alterazioni ungueali di diversa severità, andando dall’opacizzazione alla fragilità vera e propria. La maggior parte di queste alterazioni, comunque, sono risolvibili naturalmente.

I NEI
Infine, particolare attenzione va posta ai nei, perché il melanoma ha una prognosi peggiore in gravidanza, periodo in cui si osserva un aumento del numero dei nei e anche delle loro dimensioni. I nei presenti sono spesso stirati a causa delle modificazioni di tensione della cute della pancia e del seno.

Controlli dal dermatologo
«Per tenerli sotto controllo, la donna dovrebbe fare una vista dal dermatologo durante il secondo e terzo trimestre». Bisogna ricordare che, se individuate precocemente, il melanoma può essere asportato chirurgicamente in ambulatorio senza particolari controindicazioni per la gravidanza.

Fonte La Stampa

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