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I Social Network “valido supporto” contro il cancro

I Social Network “valido supporto” contro il cancro

I Social Network “valido supporto” contro il cancro
| lunedì 6 Giugno 2016

Social Network e sanità: un tema controverso. Da una parte i sostenitori dell’utilità di Facebook, Twitter, You tube, Instagram per la divulgazione di notizie di valenza “sanitaria”, dall’altra i sostenitori dei rischi di informazioni distorte veicolate all’interno dei Social Network

Da oggi nuovi studi, presentati al 52esimo congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco), in corso a Chicago fino al 7 giugno, rivelano che i social media rappresentano un valido supporto per la lotta al cancro.

I Social Network sarebbero infatti in grado di produrre un ‘effetto contagioso’ verso comportamenti virtuosi e attività positive, come sottoporsi a screening e attività di prevenzione. Tra questi studi spicca una ricerca austriaca, condotta dalla divisione di senologia dell’università di Vienna, che ha analizzato e sintetizzato i dati positivi successivi alla diffusione delle scelte di Angelina Jolie sul carcinoma ereditario. A seguito della diffusione della notizia degl iinterventi al seno a cui si era sottoposta la popolare attrice, infatti, un numero considerevole di giovani austriache si è rivolto ai medici per verificare l’effettivo rischio ereditario.

In un altro studio del St Marys Medical Center di San Francisco , invece, si fa riferimento ai twett di donne sottoposte a colonscopia, pap test e mammografia. Oltre 30.000 interazioni su Twitter capaci di evidenziare esperienze negative e positive, che avrebbero avuto il potere di “rimanere nel tempo ed essere più influenti” verso parenti ed amici.

Skype sarebbe invece in grado di favorire una sorta di ‘sostegno psicologico’. Una ricerca presentata dall’Oncological Hospice Foundation di Varsavia ha mostrato come in una comunità di pazienti oncologici metastatici la connessione video via-Skype può essere utilizzata per fornire supporto di e-hospice soprattutto in presenza di cure palliative, contribuendo ad affrontare forme di ansia e depressione, con un’influenza sulla qualità della vita di tutti i giorni.

Michael Fisch – direttore dell’oncologia medica di Aim Specialty Health e coordinatore del gruppo social media di Asco ribadisce quanto sia necessario “governare” i messaggi che circolano sui vari network e che allo scopo sarebbe utile una formazione medica universitaria in oncologia che tenga conto dei social media ai fini di una corretta relazione medico paziente.

Fonte: Adnkronos

Foto in copertina: flickr.com/spencereholtaway

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